“Stando a quanto riportato in questi giorni dalla stampa relativamente al respingimento di una partita di grano duro proveniente dal Kazakistan sembrerebbe che, con un provvedimento del Tar di Catania, siano state rimesse in circolazione le 5.000 tonnellate bloccate nei giorni scorsi dal Servizio Fitosanitario Regionale, unitamente a Sanità Marittima e Corpo Forestale, che avevano definito nel verbale tale partita “non compatibile con il genere umano”. Così l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera

“In realtà il Tar non ha revocato alcun provvedimento della Sanità Marittima e del Servizio Fitosanitario regionale e le 5.000 tonnellate si trovano a tutt’ oggi nelle stive della nave e sono sotto sigillo dell’Autorità che ha emesso il provvedimento – prosegue -. Dal provvedimento del Tar non deriva alcuna autorizzazione alla trasformazione e alla commercializzazione del cereale, afferma Bandiera, citando il decreto del Tar – bensì è stata riconosciuta unicamente la possibilità di effettuare, ante causam, un’operazione di cernita del cereale danneggiato a causa della presenza di muffa e umidità, da quello apparentemente sano, che sarà ulteriormente sottoposto ai controlli di legge” conclude Bandiera.