Un finanziamento di ottocentomila euro per la riparazione e il restauro di strumenti musicali antichi e di pregio artistico appartenenti a enti morali ed ecclesiastici del territorio regionale. Lo prevede il decreto pubblicato questa mattina dall’assessorato dei Beni culturali contenente l’elenco delle 13 chiese e parrocchie che avevano partecipato al bando e destinatarie del contributo.
Dichiarazioni dell’assessore Scarpinato sull’aumento dei finanziamenti
«Grazie alla maggiore dotazione finanziaria voluta dal governo Schifani – sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – siamo riusciti a soddisfare un numero maggiore di richieste rispetto agli anni precedenti, assicurando peraltro la triennalità degli interventi. E stiamo già lavorando a un nuovo bando».
Soprintendenza del Mare della Sicilia, una giornata di studi per i primi 20 anni dalla fondazione
Nata nel 2004, grazie all’intuizione e alla volontà di Sebastiano Tusa, in sinergia con l’allora assessore regionale Fabio Granata e il dirigente generale Giuseppe Grado, la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana compie vent’anni. Per l’occasione, mercoledì 16 ottobre, a partire dalle 9, nel Palazzetto Mirto, in via Lungarini 9 a Palermo, si terrà una giornata di celebrazione e studi per ripercorrerne la storia.
Il modello greco
Un semplice articolo di legge ne dispose la creazione, seguendo in ciò l’esempio della “Eforìa alle antichità subacquee” già da tempo esistente in seno al Ministero della Cultura della Grecia. In Europa, e forse nel mondo, si trattò dunque, in ordine di tempo, della seconda istituzione governativa appositamente demandata alla ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo.
Il ricordo di Sebastiano Tusa
«Oggi – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – la Soprintendenza del Mare vuole celebrare e ripercorrere la sua storia rivolgendo innanzitutto un pensiero commosso a Sebastiano Tusa che ci ha prematuramente lasciato nel 2019. La sua memoria è presente in tutti noi che portiamo avanti i suoi insegnamenti proiettati nel futuro dell’archeologia subacquea».
Collaborazione con le forze dell’ordine
Molti gli ospiti impegnati a ripercorrere venti anni di ricerche, di scavi, di ritrovamenti importanti; tra questi il comandante della Direzione marittima della Sicilia occidentale, Raffaele Macauda; il comandante del Reparto aeronavale della Guardia di Finanza in Sicilia, Alessandro Bucci, e il comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri, tenente colonnello Gianluigi Marmora.
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