Nella definizione della recente rete ospedaliera regionale, da parte dell’assessore alla salute Ruggero Razza, l’Aiop, nell’ottica di una corretta e trasparente interlocuzione sindacale, si è resa disponibile al dialogo, offrendo, responsabilmente, il proprio contributo per efficientare il sistema sanitario siciliano, nell’interesse di pazienti.

Ed oggi una delegazione dell’Associazione spedalità privata, guidata dal presidente Marco Ferlazzo, è stata audita in commissione Sanità all’Assemblea regionale, dove ha presentato un documento con proposte e osservazioni.

L’Aiop, in Sicilia, rappresenta 54 aziende ospedaliere private accreditate con 4.362 posti letto e 6.000 unità di forza lavoro tutte regolarmente contrattualizzate. A breve, con l’ingresso delle strutture territoriali R.S.A., l’Aiop Sicilia aumenterà la propria compagine di oltre 300 posti letto e, dunque, la propria capacità rappresentativa.

Le strutture private accreditate, fanno parte, ai sensi di tutta la normativa vigente, della rete ospedaliera pubblica regionale ed annualmente erogano oltre 190.510 prestazioni ospedaliere tutte soggette a controllo, nei diversi setting assistenziali (ordinario, Day Hospital e Day service), che rappresentano il 23,4% del totale delle prestazioni ospedaliere erogate in Sicilia (prestazioni totali  814.285, fonte PROD).

Gli ospedali privati accreditati siciliani,  essendo, a tutti gli effetti di legge, parte integrante della rete ospedaliera pubblica, hanno, spontaneamente  rimodulato la loro offerta per allinearsi ai nuovi requisiti previsti dalla legge nazionale e per andare incontro alla domanda di salute dei cittadini.

“Siamo consapevoli del fatto che la rete ospedaliera regionale andava rimodulata alla luce delle disposizioni nazionali e delle direttive ministeriali, ma anche per adeguare l’offerta alla nuova domanda di salute dei cittadini – afferma Marco Ferlazzo, neopresidente regionale Aiop – A tal fine, ci siamo, nuovamente, confrontati, in modo sereno e costruttivo, con l’assessore Razza e i dirigenti dell’assessorato per fissare i criteri obiettivi, in base ai quali le nostre aziende potessero rimodulare la loro offerta e riorganizzare le strutture, tenendo conto degli standard del Balduzzi e dei principi contenuti nel documento metodologico, di cui al decreto n.629 del marzo 2017, nel rispetto del principio di continuità dell’azione amministrativa.

Nella trattativa si è, altresì, tenuto conto del fatto che i nostri ospedali privati accreditati sono organizzati secondo Unità funzionali ed esercitano la loro attività in base ai decreti autorizzativi e di accreditamento emanati dalla regione.

L’Aiop dopo avere partecipato attivamente al confronto istituzionale ed avere dato il proprio contributo perchè la regione potesse allinearsi agli standard del Balduzzi, facendo dei sacrifici in termini di riduzione dei Punti di erogazione, esprime perplessità rispetto una  programmazione,  nella quale un consistente incremento dei posti letto pubblici (che va, tuttavia, chiarito e precisato nel numero complessivo) possa, in qualche modo, arrecare pregiudizio a questo comparto che, responsabilmente, in questi anni, ed anche in questa occasione, ha sempre risposto attivamente alle esigenze della regione (vedi Piano di rientro, accreditamento, spending review, rimodulazione dell’offerta  ecc.) – conclude il dottor Marco Ferlazzo-. Si auspica, pertanto, che i provvedimenti che il Governo vorrà assumere nella sua potestà programmatoria non destabilizzino un comparto che, sinora, ha offerto un servizio sanitario di qualità sul territorio regionale, che rappresenta un notevole bacino occupazionale, nonché una risorsa rilevante nell’economia regionale anche per l’indotto cui è legato”.

Le case di cura siciliane, nella consapevolezza del rilevante ruolo svolto dall’ospedalità privata accreditata all’interno del sistema sanitario regionale, hanno sempre puntato sull’efficienza, raccogliendo nel tempo, le sfide che, via via, le nuove normative hanno presentato, al fine di garantire ai pazienti prestazioni e servizi all’avanguardia, attraverso ingenti investimenti in moderne attrezzature e risorse umane sempre più qualificate. Anche questa volta, nell’ambito della emananda  rete ospedaliera, le case di cura accreditate, con la guida dell’Aiop, si sono impegnate per continuare a garantire ai siciliani diagnosi e cure di qualità, anche al fine di ridurre la mobilità passiva.