Nuovi ricorsi da parte degli ambientalisti non solo contro i termovalorizzatori ma anche contro l’intero piano rifiuti. Li annunciano Legambiente da una parte e la rete “Sicilia pulita” dall’altra che già ha perso i ricorsi contro il decreto che nominava commissario Schifani e contro i termovalorizzatori ma ora ci prova ad opporsi al piano rifiuti. Ricorsi che, però, non fermeranno il percorso
Arriveranno, infatti, in gazzetta a breve le gare per la progettazione proprio dei due termovalorizzatori siciliani. Nel giorno del giuramento del nuovo assessore regionale all’energia, rifiuti e servizi pubblici Francesco Colianni, e rispondendo, in via indiretta, agli oppositori del piano, il presidente della Regione usa un video messaggio pere tornare a ribadire che si va avanti nel progetto che prende le mosse dal piano rifiuti e non si fermerà davanti ai ricorsi
“È un passaggio decisivo, un progetto strategico che ho voluto con determinazione fin dall’inizio del mio mandato e che ora prende finalmente corpo grazie al lavoro di Invitalia, la società incaricata delle procedure di gara della mia qualità di commissario per il ciclo integrato dei rifiuti. Un’opera interamente finanziata dalla Regione attraverso il Fondo per lo sviluppo e l’acquisizione con ben 800 milioni di euro. Una cifra che ci permetterà non solo di affrontare in modo strutturale l’emergenza dei rifiuti, ma anche di abbattere sensibilmente i costi di conferimento e di conseguenza ridurre la Tari per famiglie ed imprese”.
L’occasione per ribadire cose già dette e affermare nuovamente il percorso stabilito e il cronoprogramma in atto è il messaggio che il Presidente della Regione, Renato Schifani, ha inviato in occasione dell’apertura della XVII edizione di Ecomed – Green Expo del Mediterraneo.
Termovalorizzatori, una sfida ambiziosa
“Siamo davanti ad una sfida ambiziosa ma necessaria – ha spiegato Schifani -. Questi impianti sono essenziali per superare la dipendenza delle discariche, spingere con forza sulla raccolta differenziata, garantire un ciclo di rifiuti moderno, efficiente, ma anche rispettoso dell’ambiente. Entro la fine del 2026 conto di poter posare la prima pietra, ma già oggi, con questo bando, la Sicilia segna l’inizio di un cambiamento epocale”.
Giura il nuovo assessore
Proprio i termovalorizzatori saranno una delle sfide principali Francesco Colianni che nel frattempo ha giurato all’Ars davanti al Presidente della Regione Renato Schifani ed al Presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno.
Ex vice sindaco di Enna, esponente del Movimento per l’Autonomia, raccoglie il testimone da Roberto Di Mauro, anche lui autonomista, dimessosi per passare la mano non senza aver prima completato l’iter di alcuni bandi a valere sui fondi europei che erano in scadenza.
Al neo assessore, adesso, toccherà correre per affrontare numerose altre scadenza che riguardano l’uso dei fondi Europei e di quelli del Pnrr e lui ne è pienamente consapevole tanto che fra le sue prime parole il riferimento essenziale è all’uso dei fondi europei






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