Ancora un caso di intossicazione da tonno a Palermo. Stavolta una ragazzina di 13 anni è stata portata all’ospedale di Cristina per aver mangiato del tonno rosso avariato.

Su quest’ultimo caso indagano gli agenti di polizia.

Intanto i carabinieri del Nas hanno sequestrato questa mattina del tonno rosso in vendita sulla bancarella di un ambulante tra via Imperatrice Costanza e va dei Cipressi.

L’intervento è stato eseguito con i veterinari dell’Asp di Palermo che hanno giudica il pesce non commestibile e quindi portato in discarica.

Salgono così a nove i casi di intossicazione gli ultimi giorni.

Otto persone sono state intossicate per avere mangiato del tonno avariato. Due palermitane madre e figlia sono arrivate iall’ospedale Civico di Palermo. Altri sei all’ospedale Cervello.

Madre di 62 anni e la figlia di 32 anni sono state trasportate all’una di notte dopo aver mangiato a pranzo del tonno rosso acquistato a Palermo da un ambulante in piazza Torrelunga.

Altri sei sono stati ricoverati all’ospedale Cervello per aver mangiato del tonno acquistato a Isola delle Femmine. Su tutti e due episodi stanno indagando i carabinieri del Nas.

La sindrome sgombroide colpisce quando si mangia pesce alterato contenente stamina. Un’intossicazione che può causare problemi, anche gravi, all’apparato respiratorio e, nei soggetti vulnerabili come anziani e bimbi, può causare il decesso.

I sintomi tipici della patologia compaiono subito dopo il consumo dell’alimento e, solitamente, sono: prurito, pelle arrossata, mal di testa, infiammazione orale, diarrea, nausea e crampi all’addome.

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