Con l’arrivo dell’estate aumenta il consumo di tonno, tra i prodotti del mare più buoni ed apprezzati.
Non sempre però, il pesce che arriva sulle nostre tavole è fresco. Consumare tonno non appena pescato, o trattato con conservanti, può determinare intossicazioni alimentari con gravi effetti sulla salute.
Come scegliere dunque, tonno fresco e di qualità? Si può innanzitutto tenere conto di alcuni suggerimenti.
Quando andiamo in pescheria, siamo spesso tentati di acquistare il tonno dal colore rosso più intenso e vivace, ma non è detto che questo sia sinonimo di qualità.
Il colore rosso potrebbe infatti essere dovuto al monossido di carbonio, un batteriostatico che consente di inibire, per un certo lasso di tempo, il deterioramento del pesce.
In realtà il colore naturale del tonno ha delle sfumature più marroni che rosse, e quindi dovremmo innanzitutto prestare attenzione a questo, nella scelta del pesce.
Il colore del vero tonno fresco quindi dovrebbe essere più opaco, rosso sì ma tendente al marrone. La polpa del pesce poi dovrebbe risultare ben compatta. La pelle del pesce, invece, è opportuno che sia quanto più possibile lucida.
Un altro accorgimento è poi quello della cosiddetta ‘prova del dito’: bisogna premere delicatamente il pesce con il polpastrello. Se l’impronta del dito resta impressa il pesce non è fresco come potrebbe sembrare.
Riguardo alla conservazione, i tranci del tonno devono essere tenuti nella parte più fredda del frigorifero. Bisogna consumarli entro due giorni dall’acquisto, o congelarli per cucinarli poi ma in un lasso di tempo non superiore comunque ai due mesi.
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