I Comuni italiani hanno vinto. Il governo gialloverde fa marcia indietro sui fondi per le periferie. Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha annunciato che i Comuni torneranno ad avere a disposizione il miliardo e 600 milioni che il governo aveva deciso di revocare con il decreto milleproroghe.

“Si tratta di un’importante vittoria – dice il Presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando – per cui esprimiamo grande soddisfazione e per cui ringraziamo i tanti sindaci italiani che ieri a Palermo, durante la manifestazione “Milleperiferie”, in rappresentanza dei propri cittadini e dei loro interessi, hanno sottoscritto un documento condiviso contro il blocco dei fondi per le periferie”.

“Un traguardo rilevante per tutte le amministrazioni comunali – conclude Orlando – che potranno continuare a pianificare investimenti con effetti a lungo termine e con un occhio attento allo sviluppo sostenibile, migliorando la qualità della vita dei cittadini, creando opportunità di impresa e occupazione e coprendo anche le spese che hanno già sostenuto o si sono impegnati a sostenere nel 2018”.

Ieri da Palermo era partito l’ennesimo documento contro il governo da parte dei sindaci riuniti nel capoluogo siciliani dopo mesi di confronto e anche di duri contrasti.

Contro la scelta del governo gialloverde era arrivata, nelle scorse settimane, anche la decisione della Regione siciliana. Dopo una serie di appelli inquesto senso da parte dei Comuni siciliani il presidente Musumeci aveva, infatti, impugnato il decreto Milleproroghe nella parte riguardante proprio questi fondi.

Sempre oggi, intanto la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in sede di Conferenza Unificata, ha dato il via libera al decreto che ripartisce il Fondo nazionale integrativo per i comuni montani. Si tratta dei beneficiari delle annualità 2014-2017. Per le Regioni l’importo dei progetti pluriennali asseverati e compensati è di 1.729.432,00; l’importo per progetti annuali asseverati e compensati è di 9.468.435,85; l’importo totale dei progetti asseverati e compensati è 11.197.867,85; l’importo totale attribuito è di 19.050.000,00; il residuo per le Regioni è di 7.852.132,15.

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