Per riavviare il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, in manovra è prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa, attualmente in liquidazione. Lo rende noto il Ministero dell’economia e delle finanze.

La Società Stretto di Messina era stata posta in liquidazione da dieci anni ed era rimasta inattiva ma senza che fosse mai veramente liquidata

La riattivazione della società era stata annunciata dal ministro Matteo Salvini e la sua promessa aveva una data precisa, quella di lunedì.  “Lunedì in cdm verrà riattivata la società stretto di Messina” aveva detto in modo chiaro e diretto.

La promesso dei tempi rapidi

“Conto che in questa legislatura partano i lavori però serve anche l’Alta velocità. Nessuno può promettere un ponte in 5 anni con una campata unica di 3,3 chilometri con costi notevoli. Sarò il 5 dicembre a Bruxelles per chiedere che l’Europa faccia la sua parte, partecipi al finanziamento di un progetto che è europeo, quella non è la Messina-Reggio Calabria ma la Palermo-Berlino” aveva dichiarato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Incalzato sui tempi, ha aggiunto: “Sicuramente” l’obiettivo è “partire con i lavori nell’arco di due anni, diamo un arco temporale”.

Le parole di Salvini

“Dopo 50 anni dobbiamo riprendere in mano uno dei progetti più ambiziosi, innovativi e green che ci renderebbe i primi al mondo: il ponte sullo Stretto, un volano anche di sostenibilità ambientale”, aveva detto Salvini, intervenendo all’evento MoltoFuturo.

“I benefici sono infinitamente più alti dei costi: costa di più non farlo che farlo, in un anno e mezzo il ponte si ripaga. Chiederò che venga cofinanziato in maniera importante dalla Comunità europea, non collega la Sicilia alla Calabria, ma la Sicilia a Berlino. Il non ponte al momento è costato mezzo miliardo, il ponte non è salvifico ma è un elemento importante per collegare il resto d’Italia. Dobbiamo prima di tutto culturalmente riaccendere una discussione che è andata avanti per decenni e qualcuno ha silenziato, stranamente, negli ultimi dieci anni – continua -. Ponte non è una infrastruttura siciliana o calabrese ma può e deve essere un gioiello a livello planetario”.

Per il ministro Salvini “riportare il collegamento stabile Sicilia-Calabria fra i lavori del governo aiuta anche la ripresa dei lavori o l’accelerazione dei finanziamenti di tutti i lavori che devono essere ultimati perché il Ponte abbia un senso”.

 

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