“Un Assessore regionale consapevole del proprio ruolo non dovrebbe avallare piani in cui si ipotizza in sei mesi l’incremento di decine di punti percentuali di raccolta differenziata senza prevedere un solo intervento concreto”. Questa la posizione della deputata M5S Claudia Mannino (Camera dei deputati), commentando i risultati dell’avanzamento nell’attuazione del piano presentato dalla Regione a Roma per superare entro la prima metà del 2016 le criticità impiantistiche.
“Secondo il piano stralcio dello scorso giugno 2015 – spiega la deputata Mannino – ad oggi la Sicilia dovrebbe essere al 30% di raccolta differenziata! In realtà la Contrafatto e Crocetta quando hanno fatto predisporre il piano volevano solo una carta d’appoggio piena di finte promesse per elemosinare il silenzio del Ministero sull’ordinanza e per continuare a derogare la normativa ambientale e sanitaria. Gli stessi professionisti che hanno elaborato la bozza di aggiornamento del piano rifiuti hanno dichiarato che uno dei problemi riguarda la leggerezza con cui si fanno proiezioni e si prendono impegni non realistici, giusto per farne propaganda. Per affrontare un macigno come quello dei rifiuti in Sicilia ci vuole serietà, schiena dritta, assenza di interessi privati da tutelare – ad esempio dei soliti noti che con discariche e inceneritori hanno costruito e vorrebbero costruire fortune imprenditoriali”.
Sulla vicenda insieme alla deputata Mannino, rilanciano anche l’europarlamentare Ignazio Corrao e il parlamentare all’ARS Giampiero Trizzino. “Invece di continuare a nascondersi dietro un dito – dichiarano i portavoce M5s – la Contrafatto e Crocetta affermino pubblicamente che la sola strada che sono in grado di proporre alla Sicilia per i prossimi anni è quella della spedizione dei rifiuti fuori regione e si mettano al tavolo di concertazione con cittadini, associazioni ambientaliste, Comuni, SRR ed ex Province per elaborare un nuovo percorso virtuoso in cui porre al centro la salute delle persone e la tutela dell’ambiente. Non proponiamo nulla di straordinario, questo è previsto dalla legge, il piano rifiuti va elaborato in questa maniera e va sottoposto a valutazione ambientale strategica. Abbiamo già inviato una diffida affinchè il piano rifiuti rispetti questo percorso, se non riceveremo risposta a breve i vertici dell’Assessorato dovranno andare a chiarire il tutto direttamente in Procura e a Bruxelles, di fronte la Commissione Europea. Trasmetteremo inoltre un fascicolo completo all’Autorità Nazionale anticorruzione (ANAC) che proprio qualche giorno fa ha concluso una sua istruttoria sulle cause dei fenomeni distorsivi nella gestione dei rifiuti bacchettando la Sicilia per scarsa pianificazione”.
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