Per mesi è stata sulla graticola per la propria incapacità a gestite l’emergenza rifiuti. Adesso che la situazione è parzialmente rientrata o meglio lo stato di emergenza è quello di sempre senza punte di rifiuti per strada, passa all’attacco.

Lo fa con una relazione Presentata anche alla procura che, secondo quanto racconta la repubblica oggi in edicola, punta il dito contro tutti: dall’Arpa alla Rap di Palermo, dagli incendi dolosi allo scandalo su milioni di tonnellate di rifiuti dal 2014 allo scorso giugno gettati in discarica senza alcun trattamento e al di fuori di qualsiasi norma ambientale.

Il dirigente generale Maurizio Pirillo, messo lì da Crocetta quasi come fosse un commissario per controllare l’assessore renziano Vania Contrafatto, Pirillo ha messo nero su bianco tutte le cose che nel tempo ha detto il governatore difendendosi dagli attacchi. Ma ha anche fatto i conti. sono circa 1 milione e 600 mila tonnellate i rifiuti conferiti in discarica ‘grezzi’ ovvero senza trattamento alcuno e dunque che rischiano di creare problemi di ordine sanitario e inquinamento.

La relazione, inviata anche al Ministero, è sul tavolo del Pm Dino Petralia che ha aperto una doverosa inchiesta. una vicenda che sembra proprio ripiegarsi su se stessa come un cane che si morde la coda. Tutto nasce da una serie di relazioni dell’Arpa su presunti pareri ambientali non resi e, soprattutto, dopo una decina di lettere del ministero dell’Ambiente che sollevano dubbi sull’operato della Regione e il rispetto dell’intesa siglata a giugno per risolvere l’emergenza spazzatura nell’Isola. ma anche l’Arpa finisce fra gli accusati alla fine nella stessa relazione.

Subito nella relazione si intravede los contro politico e amministrativo fra regione e comune di Palermo. primo accusato la Rap, la società del Comune di Palermo che gestisce la discarica di Bellolampo e che tra giugno e luglio ha chiuso le porte per qualche giorno ai rifiuti della provincia perché gli impianti non erano in grado di sostenere il carico.

Seconda denuncia quella su trapani dove uno strano incendio nella discarica ha danneggiato l’impianto di trattamento, costringendo alla chiusura della discarica per diversi giorni ma poi ci sarebbero responsabilità dell’Arpa che non si sarebbe dotata dei piani di monitoraggio e per questo in realtà la Regione non sa quanti rifiuti si producono in Sicilia e dunque ha sbagliato i conti nel primo piano di emergenza.

ci sono attacchi ai comuni, al sistema di controllo e anche alla gestione delle discariche che tra il 2014 e il giugno scorso in alcune avrebbero ‘abbancato’ milioni di tonnellate di rifiuti senza alcun trattamento.

Il sistema delle accuse è di nuovo in moto e la Procura dovrà adesso indagare, valutare, discernere gli scontri politici dai problemi reali. ma l’emergenza resta. Non come nei giorni di giugno ma all’orizzonte non si vede ancora uan soluzione definitiva.

Leggi anche

Crocetta, l’emergenza rifiuti è finita