“Così non si va da nessuna parte. Lo scaricabarile non serve più a nessuno: o c’è un percorso condiviso costruito con il confronto e con l’ascolto, oppure continueremo ad affondare nei rifiuti”.

Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia che spiega: “La Regione con la sua falsa efficienza di oggi non può adesso cercare di nascondere le sue ataviche e gravissime responsabilità. Di chi è la colpa dell’assenza di impianti, soprattutto per la gestione dell’umido? Sono ancora tanti i comuni che non fanno la differenziata, è vero, gravissimi sono i ritardi a Palermo, Messina, Catania e Siracusa. Ma è stato sempre un governo regionale ed un parlamento che, approvando la penosa legge 3 del 2013, ha scaricato tutto sui comuni e costruito scientificamente il caos che viviamo oggi”.

E ancora: “Allora, presidente Musumeci, ci vuole pazienza e serietà. Sui rifiuti non si possono costruire vendette o saldare conti del passato, ne va del futuro di tutti noi. Ci stiamo tutti mettendo la faccia, chi più chi meno. Non si deve perdere più tempo ed utilizzare quello che rimane con intelligenza. Ad esempio, non si deve fare l’errore di lavorare all’ennesima legge azzerando tutto, e buttare ancora una volta il bambino con l’acqua sporca. Facciamo tutti uno sforzo per lavorare nella stessa direzione per uscire da questa assurda e grave situazione”.