“I cassonetti sotto casa non li vogliamo“. Protestano i residenti di via Giuseppe Savagnone, nel quartiere Noce di Palermo, in seguito alla decisione presa da Rap di spostare i contenitori dell’area nei pressi della scuola presente in zona verso alcuni stabili della strada in questione. Un problema che va oltre il semplice tanfo e le zanzare, ma che si estende al generalizzato fenomeno dell’abbandono di spazzaura ed ingombranti.
I continui abbandoni di rifiuti
“Questa è la situazione che c’era ieri sera”, dichiara il consigliere della V Circoscrizione Davide Grasso, mostrandoci una foto realizzata dai residenti nella giornata di domenica 4 giugno. Scatto che ritrae un enorme ammasso di rifiuti lasciato sul posto e ritirato qualche ora dopo da Rap. Quello dei conferimenti di rifiuti indifferenziati è un problema molto serio, soprattutto in V Circoscrizione. Lo dimostra il fatto che, mentre stavamo sentendo le voci dei residenti, diverse persone hanno gettato la spazzatura fuori orario. “A Palermo c’è questo malcostume. Purtroppo esiste – ha sottolineato il consigliere della V Circoscrizione -. La gente va educata da questo punto di vista. Proporremo quantomeno di installare dei cartelli che indichino gli orari di conferimento, in modo da evitare scene simili”.
I residenti: “Non vogliamo cassonetti sotto casa”
L’area non rientra infatti nel regime di raccolta differenziata, nonostante diverse strade limitrofe, come ad esempio via Serradifalco, ne facciano parte già da tempo. Fatto che porta diversi cittadini a venire a conferire i rifiuti nei cassonetti posti sotto le abitazioni di via Savagnone. “Questi cassonetti si devono togliere – affermano due residenti di via Savagnone -. E’ una vergogna. Iniziano a salire le zanzare e la puzza. Come se questo non bastasse, ci tocca vedere una lunga scia di spazzatura che la gente lascia qua. Non posso aprire neanche le finestre. Vengono da tutti i posti. La scuola si è tolta il pensiero, ma il problema è rimasto a noi”. Un problema che si unisce, a giudizio dei residenti, al mancato spazzamento dell’asfalto. “Bisognerebbe pulire anche la strada. C’è tanta sporcizia. In altre strade sono più presenti, ma qui purtroppo no”.
Il cambio di posto dei contenitori
Una scelta, quella del cambio di posizionamento dei contenitori, che ha sorpreso perfino i consiglieri della V Circoscrizione. “E’ una scelta che ci sembra irrazionale – afferma Davide Grasso -. Hanno tolto i cassonetti da via Giuseppe Savagnone, dove è presente un plesso scolastico, per portarli in via Leonardo Di Bartolomeo, spostando semplicemente il problema sotto le case di cinquanta residenti. Un luogo dove danno fastidio, visto che i cittadini non sono nemmeno liberi di aprire una finestra a causa dei cattivi odori”. Ciò al di là dell’altro grande problema, quello dell’abbandono dei rifiuti. “Questo è un problema rimasto irrisolto. Questa notte la Rap è dovuta nuovamente intervenire per eliminare un grosso cumulo di rifiuti. La nostra proposta è quella di spostare i cassonetti verso la piazzetta. In alternativa, i contenitori possono essere sparsi in varie aree del quartiere in cui danno meno fastidio oppure si possono eliminare del tutto, instaurando il regime di raccolta differenziata”.
I limiti del sistema di videosorveglianza
Qualcuno, fra i residenti, ha invocato l’utilizzo delle telecamere. Strumento che, a parere del consigliere della V Circoscrizione Salvo Altadonna, non è la panacea di tutti i mali. “Il caso di via Crociferi è emblematico da questo punto di vista. Anche lì c’è un plesso scolastico, come nel caso di via Savagnone. Lì ci sono perfino le telecamere installate, anche se il sistema di videosorveglianza è poco efficace. Sono un deterrente che non ha funzionato. In Italia vige la flagranza di reato, quindi o si becca il numero di targa e poi i dati registrati dalle telecamere devono essere dalla polizia municipale con un iter di autorizzazione da parte del magistrato. Non è neanche semplice. Inoltre, molto spesso, si muovono con mezzi senza targa”.
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