Prorogati i doppi turni alla Rap, ma l’immondizia torna ad accumularsi per strada. Palermo ripiomba in piena emergenza rifiuti. Nonostante l’armistizio firmato fra Rap e le sigle dei lavoratori, nonchè della consegna del primo lotto della settima vasca a Bellolampo, i problemi in città sotto il profilo dell’igiene pubblica continuano senza sosta. Le forze attualmente in campo non bastano più. Complice l’azione dei soliti incivili, che abbandonano ogni genere di rifiuto in strada, alcune aree del capoluogo siciliano sono tornate ad essere invase dalla spazzatura. Dalla Stazione Centrale al quartiere Oreto-Stazione, passando per la Zisa: la situazione non cambia di una virgola.

Palermo sommersa dai rifiuti

La solita, immensa distesa di sacchetti coadiuvato da ingombranti, mobilio e ogni genere di rifiuto speciale. Una situazione che non solo creare problemi dal punto di vista igienico-sanitario, ma compromette perfino la possibilità per i pedoni di poter transitare sui marciapiedi, costringendoli a passare in mezzo alla sede stradale. Un elemento che rappresenta un problema soprattutto la sera, in particolare in quelle zone lasciate al buio a causa del malfunzionamento di alcuni pali dell’illuminazione pubblica. Come accaduto in via Ettore Arculeo, nel cuore del quartiere Zisa. Problemi simili si sono registrati in aree ben più periferiche, come via Messina Marine e via Messina Montagne.

Un problema difficile da risolvere e nel quale ha provato a coinvolgere la cittadinanza nelle segnalazioni. Come il consigliere della II Circoscrizione Giuseppe Guaresi, il quale ha appeso una serie di manifesti nella sua zona promettendo la condivisione di parte del gettone di presenza a chi segnalasse eventuali abbandoni illegali di rifiuti. Un’iniziativa lodevole ma che non può essere la soluzione. Per far fronte al problema degli abbandoni serve ben altro. Altrimenti, come al solito, il Comune e la Rap saranno costretti ad interventi straordinari, con le solite pale meccaniche chiamate ad intervenire per eliminare muri di spazzatura che poi, dopo qualche giorno, si ripresentano, riportando le strade del capoluogo siciliano alla solita ed atavica condizione di degrado.

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