La guardia costiera di Porticello, a Santa Flavia, (Palermo) ha sequestrato un’officina per riparazione di autoveicoli e motoveicoli, aperta senza le autorizzazioni ambientali previste dalla normativa vigente.
Ritrovati nel magazzino rifiuti pericolosi
Nel magazzino sono stati trovati rifiuti di natura speciale e pericolosa, come olii esausti, filtri, stracci imbevuti di olio, batterie al piombo, numerosi manicotti di motori sostituiti e numerose parti metalliche del sistema di scarico di veicoli, derivanti dall’attività di manutenzione dei mezzi svolta nell’officina.
Scarico a rete fognaria non autorizzato
È stata accertata, inoltre, la presenza di uno scarico non autorizzato direttamente collegato alla rete fognaria con tracce evidenti di olii e lubrificanti. Il gestore dell’officina è stato denunciato e accusato di deposito incontrollato di rifiuti e per aver realizzato senza autorizzazione lo scarico di acque reflue di tipo industriale.
Locale sequestrato, gestore segnalato a camera di commercio
Il locale è stato sottoposto a sequestro. Il gestore è stato inoltre segnalato alla camera di commercio per la mancata iscrizione nel registro delle Imprese esercenti l’attività di autoriparazione.
L’operazione è stata compiuta dalla guardia costiera di Porticello nell’ambito delle attività poste in essere a tutela dell’ambiente marino e costiero, finalizzate alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di inquinamento.
Autocarrozzeria abusiva scoperta a Catania, chiusa attività
Alcune settimane fa i carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa con i colleghi del 12mo reggimento Sicilia e l’ausilio del personale del nucleo polizia ambientale, hanno effettuato dei controlli nei quartieri di Nesima e Monte Po’. Tra questi è stata individuata una autocarrozzeria abusiva.
Il titolare, un 72enne pregiudicato catanese, al termine dei controlli amministrativi, è stato sanzionato per un importo complessivi di 5.164 euro, poiché dopo l’ispezione, è stato accertato come l’impresa fosse esercitata abusivamente poiché totalmente sprovvista della prescritte autorizzazioni, tra cui la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), la dichiarazione attestante i requisiti morali e professionali nonché quella attinente la conformità urbanistica, edilizia ed igienico-sanitaria.
Il 72enne inoltre ha anche omesso l’iscrizione alla Camera di Commercio (prevista per le attività che producono beni o servizi, per le attività bancarie o assicurative, per le ditte di trasporti o per gli artigiani e i piccoli commercianti) dell’attività di autocarrozzeria, che è quindi stata chiusa, mentre, tutte le attrezzature ed i macchinari da lavoro, trovati nei locali ispezionati, sono stati sequestrati.
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