Emergenza sfiorata a Palermo con i rifiuti che hanno rischiato di restare in strada in una cinquantina di comuni della provincia; emergenza alle porte nel trapanese, difficoltà di smaltimento nell’agrigentino.

E’ entrato in vigore ieri il nuovo piano di smaltimento e conferimento dei rifiuti in Sicilia ma non tutti conti sembra che tornino. paradossale proprio la situazione di Bellolampo, la discarica di Palermo che dispone dell’unico impianto di trattamento e stabilizzazione dei rifiuti ‘pubblico’ di quest’area dell’isola.

Il piano della Regione prevede che tutto il palermitano conferisca i propri rifiuti a Bellolampo che dovrebbe trattare, così, 1500 tonnellate al giorno ma l’impianto è certificato solo per la metà ovvero 750. Così ieri sera la Rap ha fatto sapere che non può raggiungere quei livelli di conferimento e 50 comuni degli 81 del palermitano hanno rischiato di dover lasciare i rifiuti in strada.

Una lunga trattativa quella fatta con la Regione. Alla fine la Rap ha deciso di mettere sotto stress il nuovo impianto portandolo fino a 1000 tonnellate al giorno ma restano fuori altre 500 tonnellate.

“In riferimento alla gravissima situazione del conferimento dei rifiuti da parte dei Comuni dell’Area Metropolitana di Palermo – dice il sindaco Leoluca Orlando  che adesso è sindaco anche della Città Metropolitana -ancora una volta la Rap e i Comune di Palermo hanno dato la propria disponibilità a mettere a disposizione dei Comuni dell’Area Metropolitana l’impianto TMB di Bellolampo, unica struttura pubblica e in regola nel territorio della Sicilia. Tale disponibilità si accompagna per l’ennesima volta alla richiesta che la Regione realizzi finalmente un sistema di impianti che eviti il continuo ricorso a soluzioni di emergenza. La Rap ed il Comune di Palermo restano, quindi, in attesa delle necessarie disposizioni da parte del Dipartimento regionale acqua e rifiuti che tenga conto della disponibilità manifestata”.

Dunque disponibilità ma la Regione prepari alternative perché non ce la possiamo fare. Nel frattempo le 500 tonnellate rimaste fuori discarica di giorno in giorno verranno conferite a Lentini. Un bel viaggio. La discarica locale, comunque, si è attrezzata per accoglierli da subito mentre in un primo momento aveva chiesto quattro giorni di tempo per organizzare la ricezione.

La situazione, comunque, non è semplice e gli impianti sotto stress potrebbero non reggere i carichi.

Difficoltà anche nel trapanese dove il primo giorno di attivazione del nuovo piano ha causato una lunga coda di autocompattatori all’ingresso della discarica di contrada Borranea. Oggi dovrebbe andare meglio ma per normalizzare la situazione se ne parlerà la prossima settimana e gli impianti dovranno lavorare su più turni. Borranea, inoltre, non ha ammodernato la stabilizzazione come Bellolampo.

La prossima settimana l’assessore Contrafatto andrà a Roma per fare il punto al Ministero e non si potrà che affrontare anche queste difficoltà con tutti i rischi a esse collegati oltre che della riforma dei rifiuti che la giunta ancora non vara, argomento per il quale da Roma era già arrivata una prima tirata d’orecchie