Tutto da rifare nel settore dei rifiuti in Sicilia. Il governo cambia idea su tutto e, nel breve volgere di qualche ora, cambia sia la riforma che l’ordinanza emanata per gestire l’emergenza (che secondo il presidente della Regione non esiste).

Addio all’Eser l’ente regionale unico per la gestione del sistema dei rifiuti ipotizzato nella riforma dell’assessore Contrafatto così come concordato con roma nell’intesa di fine maggio. E’ il governatore in persona a ‘mettere mano nella bozza di riforma e dare vita a nove Ato in ambito provinciale.

Così al momento del confronto in giunta è passata la nuova versione con la firma anche dello stesso assessore regionale all’energia e ai rifiuti. Il punto di mediazione con la riforma Contrafatto e con il documento firmato a Roma è la nascita di una agenzia unica regionale ma solo per il coordinamento e il controllo mentre la gestione operativa sarà dei nove Ato provinciali.

Di fatto la giunta non ha, però, approvato un Ddl ma solo i principi guida che adesso dovranno essere trasformati in disposizioni normative. Il disegno di legge adesso dovrà essere redatto e poi tornare in giunta con i conseguenti ulteriori ritardi.

Adesso bisognerà in pratica riscrivere la legge affinché questa modifica si rifletta a cascata su tutto il testo, solo così si potrà andare avanti. Ma intanto oggi a Roma l’assessore avrebbe dovuto incontrare il dirigente generale del Ministero dell’ambiente per una verifica tecnica di avanzamento sull’accordo di maggio. In realtà si trattava di un incontro tecnico al quale avrebbe preso parte anche la Contrafatto ma senza che fosse prevista una riunione politica.

Il rischio era che venisse a galla, comunque il tema del mancato rispetto dei patti che avrebbe causato una contestazione, la terza su tre incontri (anche se nel primo caso erano solo dettagli tecnici). L’incontro, però, non ci sarà. Il rinvio è stato richiesto dal dirigente generale del dipartimento rifiuti della Regione Maurizio Pirillo, formalmente impegnato nelle attività legate all’emergenza determinatasi in questi giorni nelle discariche siciliane. Un rinvio opportuno per prendere del tempo ma già la prossima settimana una nuova data dovrà pur essere stabilita

E se cambia la riforma non va meglio per l’ordinanza emanata per affrontare l’emergenza. Dopo l’incontro di ieri fra sindaci e Regione anche quella dovrà essere rifatta. Entro sabato i Comuni dovranno predisporre i piani con cui intendono incrementare la raccolta differenziata, pena il commissariamento. ma nel frattempo dovranno avviare anche un piano per lo smaltimento dei rifiuti accumulatisi in questi giorni e ottenere il via libera ai conferimenti straordinari.

“Sulla gestione dei rifiuti nel governo Crocetta continua a regnare la confusione, poche idee ma confuse – dice Gianfranco zanna di Legambiente Sicilia -. Tante discussioni, inutili polemiche, divisioni tra correnti di partito, per poi produrre una nuova ipotesi di legge che ricalca in buona sostanza quella che c’è già: è da mesi che andiamo ripetendo che la legge n.9 del 2010 è una buona legge, ha bisogno solo di qualche piccola modifica e di essere finalmente applicata (non a caso già prevedeva 10 ATO)”.

“Non si perda più tempo – conclude -, si portino i rifiuti fuori dalla Sicilia, fermare l’emergenza causata dalle discariche sature, per cominciare ad applicare un serio piano di gestione dei rifiuti fondato sulla raccolta differenziata”.

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