Incontro Governo-sindacati

Riforma forestale, al via dal 4 dicembre comitato paritetico regionale

Il 4 dicembre partirà il Comitato paritetico regionale di cui faranno parte Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e l’amministrazione regionale. Lo hanno comunicato oggi gli assessori al Territorio e Ambiente e all’Agricoltura, Totò Cordaro ed Edy Bandiera, nel corso dell’incontro pubblico organizzato dai tre sindacati confederali di categoria e svoltosi oggi nell’Auditorium dell’assessorato al Territorio a Palermo a cui hanno partecipato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, molti sindaci e circa 200 fra dirigenti e lavoratori forestali.

“Il varo di questo organismo – affermano i segretari generali delle tre organizzazioni, Tonino Russo, Pierluigi Manca e Nino Marino – è un importante risultato. È stata finalmente attuata una norma contrattuale prevista dal Cirl. Riteniamo che questo organismo sia importante per trovare le giuste soluzione a varie problematiche contrattuali nell’ottica di un contratto flessibile della forestazione in Sicilia” e per iniziare il confronto sul testo di riforma. Al centro dell’incontro il tema della riforma della forestale.

“È giunta l’ora, come recita il nostro slogan – continuano Russo, Manca e Marino – di dare vita a un rinnovamento del settore che punti alla valorizzazione del personale e che abbia al centro la tutela e la prevenzione della risorsa boschiva”. Gli assessori Bandiera e Cordaro hanno condiviso la proposta sindacale di proseguire nel confronto con le parti sociali per arrivare a un testo che sia quanto più efficace. E si sono assunti l’impegno di presentare entro tre mesi la riforma, dopo un percorso di concertazione. “Il nostro obiettivo – proseguono Russo, Manca e Marino – è quello di arrivare ad ottenere 2 contingenti, trasformando tutti i centocinquantunisti in lavoratori a tempo indeterminato e di prevedere 151 giornate lavorative ai settantottisti e ai centunisti, obiettivo condiviso anche dai due assessori, qualificando e migliorando l’intervento bosco e allargando le competenze in ulteriori attività fuori dal bosco. Sappiamo bene che per farlo servono risorse che potranno essere recuperate dai futuri pensionamenti, anche inserendo quello forestale fra i lavori usuranti, come di fatto è”.

Leggi anche

Istituito il comitato paritetico regionale del contratto dei forestali

Dai due esponenti del governo Musumeci, c’è stata anche un’apertura sul ricambio generazionale della categoria. “Bandiera e Cordaro hanno concordato – chiosano Tonino Russo, Pierluigi Manca e Nino Marino – sul fatto che da qui a dieci anni, non ci saranno più operai forestali, a meno di nuovi inserimenti e di un necessario e indispensabile trasferimento di competenze, fra vecchie e nuove leve”.

Leggi l'articolo completo