La maggioranza ci riprova e oggi potrebbe essere il giorno della riforma delle province che viaggia verso l’approvazione, sia pure fra mille sgambetti. Una approvazione che, però, più probabilmente potrebbe arrivare domani o dopodomani, comunque entro la fine della settimana. Dopo essere stata rinviata in commissione la riforma delle province è stata al centro di un acceso dibattito d’aula nella giornata di ieri e tornerà ad essere il centro dello scontro nel pomeriggio di oggi mercoledì 7 febbraio. Ieri il tema erano le pregiudiziali di incostituzionalità superate da una maggioranza un poco ballerina ma che ha comunque tenuto.
Riforma contestata
Nella giornata di ieri maggioranza, come detto, ballerina e opposizione pronta a far notare ogni minima assenza per frenare il percorso della discussione generale e tentare di impallinare la riforma.
Per tutta la giornata la maggioranza ha dovuto serrare continuamente le fila all’Ars durante la discussione generale della riforma delle Province. Molti deputati del centrodestra hanno preso la parola, più per prendere tempo in attesa che i parlamentari del centrodestra assenti arrivassero in aula che per reale esigenza di dibattito. Uno stratagemma fatto notare dalle opposizioni tanto che il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha sospeso la seduta e ha convocato la conferenza dei capigruppo.
Galvagno a colloquio con Schifani
Dopo la pausa per la capigruppo la discussione generale della riforma è, però, ripresa. La presidenza, però, è stata affidata al vice Nuccio Di Paola. Il presidente Gaetano Galvagno, ha, infatti, lasciato Palazzo dei Normanni, per recarsi a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione a colloquio col il presidente Renato Schifani.
Intanto la pioggia di interventi d’aula, stavolta, è stata quella dei deputati delle opposizioni che hanno contestato non solo la presunta incostituzionalità perché la legge Delrio, non ancora abrogata, indica le elezioni di secondo livello ma anche alcune previsioni del disegno di legge.
Attacchi, quelli delle opposizioni, come come per magia hanno permesso proprio alla maggioranza stavolta d serrare davvero le fila con i parlamentari della maggioranza schierati a difendere il testo. Ma il voto per il passaggio all’analisi dell’articolato non è arrivato
Voto per il passaggio all’articolato rinviato ad oggi
A conclusione della discussione generale della riforma delle Province, il vice presidente dell’Ars Nuccio Di Paola ha rinviato la seduta dell’Ars a oggi, alle 14.30. Si procederà con il voto per il passaggio agli articoli e quindi con l’esame del testo.
Dure critiche delle opposizioni
Dure le critiche delle opposizioni da Pd Dipasquale che parla di una scena pietosa della maggioranza che fa solo melina ai 5 stelle che sostengono la legge così sia solo un poltronificio e vada ritirata. Il pd contesta la procedura d’aula sostenendo che dopo il ritorno in commissione il ddl doveva seguire una nuova procedura di approdo a sala d’ercole e non piovere dal nulla mentre Sud chiama Nord fa notare le assenza nella maggioranza sfaldata
Il M5s, contrario al ddl, ha preannunciato che al momento delle votazioni chiederà il voto segreto su ogni emendamento.
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