“Non esiste al momento alcuna proposta di legge che punti alla modifica del sistema sanitario regionale attualmente vigente. Il documento che alcune testate giornalistiche hanno pubblicato è una mera ipotesi di studio che necessita di un lavoro di approfondimento per essere trasformato in qualcosa di strutturato”. Lo dice l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo rispondendo alla diffusione di un documento interno, una ipotesi di lavoro lontana dall’essere concreta, sulla riforma della sanità ospedaliera in Sicilia in preparazione della più complessiva riforma nazionale prevista dal Pnrr.

“Per questa ragione il documento in questione non è stato ancora sottoposto al presidente della Regione o alla giunta regionale che dunque ne ignoravano l’ esistenza – precisa l’assessore – Ogni tentativo di farlo passare per un documento ufficiale risulta, quindi, falso e pretestuoso”.

Cisl Fp Sicilia “Bene smentita assessore”

“Una riforma del sistema sanitario regionale è necessaria come è necessario il fatto che questa sia il risultato di un confronto con le parti sociali. Positivo dunque che l’assessore alla Salute Giovanna Volo descriva il documento reso noto da alcune testate ‘una mera ipotesi di studio che necessita di un lavoro di approfondimento'” dicono Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità della Cisl Fp Sicilia, commentando la pubblicazione di una bozza non ufficiale di riorganizzazione delle aziende del servizio sanitario regionale.

“Di fronte a questa ipotesi – commentano ancora i sindacalisti della Cisl Fp Sicilia – non abbiamo posizioni pregiudiziali né favorevoli. Le valutazioni nel merito vanno fatte di fronte ad atti concreti. Abbiamo piuttosto la consapevolezza che con l’arrivo delle ulteriori strutture finanziate dal Pnrr, come le Case della Comunità, i Centri operativi territoriali e gli Ospedali di Comunità sarà necessario ridisegnare il sistema sanitario risolvendo anche le criticità del passato”.

“Lavoriamo – proseguono Montera e Corrao – perché venga ridisegnata una sanità a misura di persona, sempre più capace di rispondere ai bisogni dei cittadini e di migliorare gli ambienti che vivono i lavoratori che, specie nella rete dell’emergenza urgenza anche a causa delle inefficienze del sistema, lavorano mettendo a rischio la loro incolumità”.

“Il tema – affermano Montera e Corrao – investe, tutti i professionisti sanitari, del comparto e dei medici, i servizi e tutti i cittadini ed è oggetto della massima attenzione da parte della Cisl Fp, della Cisl Medici e della Cisl siciliane. Considerato, peraltro che, unitariamente alle altre sigle confederali, abbiamo inoltrato richiesta di convocazione, ci avrebbe stupito se il documento fosse stato riconosciuto come ufficiale dal governo. Siamo pertanto certi, che nel clima di buone relazioni sindacali, instaurato sin dall’inizio dall’assessorato alla Salute, i sindacati possano partecipare al processo di redazione della nuova geografia del sistema sanitario fornendo alla Regione il necessario punto di vista dei lavoratori che ogni giorno sono in prima fila per offrire servizi sanitari ai cittadini. Ovvio che seguiremo passo dopo passo ed in tutte le sedi istituzionali l’iter che va da un’ipotesi ad una riforma”.

La Cgil protesta sulle ipotesi

ma per il sindaco anche una ipotesi di lavoro è sufficiente a protestare e additare il governo come poltronaro “Una nuova mappa del potere, con relativa moltiplicazione delle poltrone, alla vigilia delle nomine dei manager”. Così il sindacato Fp Cgil Sicilia definisce in una nota  il Piano di Riorganizzazione Ospedaliera diffuso sui social. Un piano che il sindacato indica come varato dall’Assessorato regionale della Salute. “È già indicativa – affermano i vertici della Funzione Pubblica – la modalità con cui si arriva al Piano, la cui redazione non è stata preceduta da nessun
confronto con le Organizzazioni di categoria, ma strutturata semplicemente all’interno del Palazzo della politica, rinunciando alle dinamiche democratiche delle interlocuzioni e della concertazione con le forze sociali e sindacali. Il Piano distribuisce solo nuove poltrone e nuovi poteri – osservano ancora il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e la Segretaria Regionale con delega alla sanità, Monica Genovese – non sarà sicuramente l’aumento dei direttori generali, amministrativi e sanitari, a diminuire le liste di attesa e a migliorare l’efficienza della sanità pubblica”.

Per il sindacato il piano è già concepito

“Questo Piano è stato concepito solo per ampliare gli spazi della mediazione politica nella maggioranza di Governo. Come Fp – concludono Gaetano Agliozzo e Monica Genovese – stiamo valutando, con i nostri organismi e i territori, l’impianto di questo Piano di Riorganizzazione Ospedaliera, per mettere in campo proposte utili e iniziative necessarie a migliorarlo e qualificarlo nell’ottica di renderlo coerente e rispondente ai problemi dei cittadini siciliani”.

Lo Spi Cgil contro la bozza di riforma del sistema

“Mentre la politica continua a litigare sulle poltrone e, anzi, lavora per moltiplicarle e gestire più potere, i cittadini siciliani, coloro cioè che dovrebbero beneficiare dei miglioramenti necessari al servizio sanitario regionale, continueranno a vedere negato il proprio diritto all’accesso alle cure e quindi alla tutela della salute”. Così in una nota la segretaria generale dello Spi Cgil Sicilia, Maria Concetta Balistreri, a proposito delle indiscrezioni sul disegno di legge di riforma del sistema sanitario in Sicilia.

“Si ampliano i posti per manager e direttori – prosegue Balistreri – ma non si interviene sulla reale funzionalità degli ospedali dotandoli di maggiori risorse economiche e di personale. Sinceramente non si capisce come tutto questo possa influire positivamente sulla medicina del territorio o, meglio, sulla medicina di prossimità. Ammesso che ci siano risorse economiche, saranno assorbite dall’assetto “di direzione” delle “nuove aziende ospedaliere”. Tutto questo sulle spalle dei siciliani che intanto continueranno a vedere negato il proprio diritto alla salute. Ci chiediamo: ma quando pensano e scrivono queste cose quale miglioramento delle condizioni i legislatori hanno in mente?”.

E se l’assessora alla Salute Giovanna Volo smentisce l’esistenza di documenti ufficiali, per Balistreri è indispensabile un momento di confronto con le parti sociali e i sindacati. “Conforta – osserva – sapere che non si stia parlando di decisioni già assunte, ma adesso è fondamentale un confronto, partendo dal presupposto che la sanità pubblica va sostenuta e rilanciata e che il diritto alla salute di tutti va coniugato con il diritto al lavoro degli operatori sanitari e dei medici”.