Tengono ancora banco a Palermo i perenni ritardi sul rilascio dei documenti anagrafici ai migranti da parte del Comune. “Palermo, capitale dei diritti negati. Migliaia di cittadini, soprattutto migranti, attendono mesi, ed in alcuni anche anni, per avere l’iscrizione nei registri anagrafici. O la residenza, un cambio di domicilio ed altri documenti che ne certifichino l’esistenza”. E’ quanto affermano i rappresentanti dell’associazione “Prima gli ultimi, nessuno è straniero”. C’è stato un primo incontro con l’assessore ai Servizi Demografici Dario Falzone, dal segretario generale del Comune Raimondo Liotta e dalla dirigente dell’ufficio anagrafe Alessandra Autore. Le parti si incontreranno di nuovo il prossimo 12 aprile per avere risposte ai ritardi macroscopici nel rilasciare i documenti ai migranti.
“Senza questi documenti sono invisibili – aggiungono dall’associazione –. Sono clandestini perché non possono avere o rinnovare il permesso di soggiorno. E di conseguenza non possono avere un regolare contratto di lavoro, il medico di famiglia, lo spid, oggi indispensabile per dialogare con la pubblica amministrazione. Non possono accedere al welfare, non possono avere la cittadinanza italiana e tanto altro.
Ai rappresentanti del Comune è stato quindi chiesto di approntare interventi urgenti per evadere la montagna di pratiche. Richieste che giacciono nei cassetti dei funzionari anche da anni. Perché il problema, è stato sottolineato, non nasce con questa amministrazione ma con le precedenti ed è continuato anche adesso. C’è in atto una grande emergenza e va affrontata con provvedimenti straordinari. L’associazione ha avanzato diverse richieste agli amministratori.
“Servono più sportelli e più personale per dare corso alle pratiche. La presenza di mediatori culturali e l’utilizzo di strumenti che già sono previsti. Queste le soluzioni per accelerare l’iter nel rilascio delle residenze e dei documenti – dicono dall’associazione -. Speriamo che in questo mese le nostre richieste possano essere accolte per dare corso alle tantissime pratiche in giacenza”. Ieri si è svolta una manifestazione con un corteo sotto la sede dell’ufficio Anagrafe di piazza Giulio Cesare. In strada una quarantina di associazioni e comunità straniere. Ad essere denunciata l’infinita attesa per ottenere la residenza anagrafica.