Al termine dell’udienza preliminare tenuta il 14 maggio, il GUP del Tribunale di Termini Imerese, Stefania Galli, ha disposto, il rinvio a giudizio per il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina e per altri co imputati con le accuse, a vario titolo, di peculato e abuso d’ufficio. L’inizio del dibattimento è stato disposto per il prossimo mese di Luglio.

Al sindaco viene contestato di essersi letteralmente appropriato dell’autovettura comunale e di averne fatto un uso non consentito dalla legge impiegandola in viaggi fuori dal territorio comunale per incontri di natura personale e privata ma anche di non aver agito contro un dipendente, un vigile urbano, che si sarebbe impossessato dei soldi dei parchimetri comunali, denaro che il dipendente avrebbe, in seguito, restituito all’amministrazione. Il Gup ha, invece, disposto il non luogo a procedere per una terza accusa, quella di avere abusato dell’utilizzo del cellulare di servizio .

“Come ho già avuto modo di dichiarare –  dice il sindaco Lapunzina – mi ritengo estraneo agli addebiti che mi vengono contestati e che, in buona sostanza, riguardano il non avere assunto iniziative nei confronti di un dipendente comunale accusato di appropriazione indebita, nonché un uso non consentito di una Fiat Panda di proprietà del Comune. Nonostante ciò, non mi sorprende l’odierno provvedimento, perché comprendo che l’udienza preliminare non è il momento idoneo a stabilire l’innocenza o la colpevolezza, ma serve soltanto a valutare l’utilità della fase dibattimentale”.

“E’ nel processo che sono certo di riuscire a dimostrare, senza ombra di dubbio, che ho sempre operato correttamente – continua Lapunzina – non favorendo e non coprendo alcuno, e facendo uso degli scarsi mezzi in disponibilità all’Ente per far fronte alle esigenze della cittadinanza, come ero solito fare con la Fiat Panda del servizio idroelettrico, con cui, a tutte le ore del giorno e della notte, mi sono recato presso i serbatoi comunali, per evitare che zone della Città rimanessero senza fornitura idrica”.

“Non sarà questa spiacevole situazione a far venire meno il mio impegno di sindaco a tempo pieno. La fiducia che ripongo nella Magistratura – conclude – mi fa comunque essere certo che, al termine, potrò riacquistare anche il sorriso che questa storia innegabilmente mi ha sottratto”.