“Precisando che la posizione ufficiale del mio gruppo, a seguito di una riunione sarà ufficializzata tra stasera e domani ritengo che sulla vicenda del rinvio a giudizio del Presidente del Consiglio Comunale di Palermo, c’è poca trasparenza dal punto di vista politico, a prescindere dalle valutazioni penali, di cui è prematuro discutere”.
A parlare è Ugo Forello, capogruppo in Consiglio Comunale a Palermo dei 5 stelle ed ex candidato sindaco sconfitto da Leoluca Orlando. L’occasione è il rinvio a giudizio del Presidente del Consiglio Totò Orlando, una vicenda sulla quale Forello si esprime con grande prudenza
“I fatti sono noti: Salvatore Orlando è stato rinviato a giudizio per tentata concussione nella vicenda della mancata nomina di Antonino Rera a capo dell’ufficio giuridico amministrativo della presidenza del Consiglio comunale – ribadisce Forello a BlogSicilia – da avvocato e garantista preciso che non c’è alcuna condanna per i fatti ascritti, in quanto ancora trattasi di un rinvio a giudizio”.
“Anzi – sottolinea Forello – spero che Salvatore Orlando possa uscire indenne dalla vicenda perché la persona non si discute. Ribadisco comunque che tutta la questione manifesta poca trasparenza”.
Scendendo nei particolari l’espinente pentastellato mette, poi, in luce una questione: “Si pensi che immediatamente dopo la mancata nomina di Rera come responsabile dell’ufficio giuridico amministrativo comunale, per lui è scattata la nomina a dirigente a tempo determinato del Servizio Economato comunale”.
Le modalità concorsuali sono le stesse che una relazione degli Ispettori del Ministero dell’Economia e della Finanza hanno giudicato viziate da ben “46 irregolarità.
Infine, sulle affermazioni del sindaco Leoluca Orlando che annuncia che il Comune sarà parte civile nella vicenda, “Anche le esternazioni del Sindaco rappresentano una contraddizione perché, se l’Amministrazione ritiene che da tali vicende è estranea, perché asserisce di subire un danno?”
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