Verrà trasmessa oggi la proposta di intesa che la Presidenza della Regione siciliana sta elaborando per superare l’emergenza rifiuti. “Nella proposta del governo – dice Crocetta – non c’è nè la richiesta di commissariamento, nè di poteri speciali. Il piano del governo fa riferimento alla corretta programmazione delle procedure di smaltimento e conferimento nel rispetto delle leggi dello Stato e della normativa europea”.
“Non si consentirà più il conferimento di rifiuti non biostabilizzati e pertanto si dovrà procedere alla tritovagliatura e biostabilizzazione, anche mediante impiantistica mobile. La criticità in atto più grave è rappresentata dalla discarica di Siculiana, che non si è dotata di impianto di biostabilizzazione”.
Crocetta su questo è categorico, “per conferire bisogna biostabilizzare. Il conferimento e il rispetto dell’ambiente devono andare insieme e sono molti gli spunti innovativi della nuova ordinanza che verrà firmata di intesa con Palazzo Chigi”.
Il governo regionale intende utilizzare l’attuale fase di transizione per avviare un nuovo modello di rifiuti, indipendente dalle discariche, puntando ad un incremento fortissimo della raccolta differenziata. Intanto da oggi è
scattata la nuova ordinanza del presidente Crocetta che utilizza in toto le prerogative previste dall’art 191, prorogando fino all’ultimo giorno utile, il 6 giugno, l’attuale sistema di conferimento.
Dal 7 giugno in poi ci sarà una nuova ordinanza. “L’intendimento del governo – conclude Crocetta – è di far conferire tutti i comuni della provincia di Palermo su Bellolampo, dotata di impianto di biostabilizzazione realizzato dalla Regione, e quindi già in grado di consentire tali conferimenti”.
“Sui rifiuti è ora di voltare pagina e grazie – dice l’assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto – agli accordi presi con il governo nazionale, per i quali mi sono spesa senza riserve in prima persona, adesso la Sicilia potrà farlo. Per troppo tempo la nostra regione è rimasta bloccata da veti incrociati e interessi particolari, da posizioni ideologiche che hanno finito col farci rimanere all’età della pietra: dobbiamo rilanciare la raccolta differenziata, superando le tante resistenze che finora abbiamo incontrato; completare celermente gli impianti e le procedure di avvio delle Srr, commissariando lì dove necessario chi si mostrerà inadempiente; ridisegnare la governance del settore puntando su strutture snelle e un taglio agli sprechi. Tutto questo per garantire ai siciliani un servizio efficiente, economico e stabile, dicendo addio all’emergenza e dando finalmente certezze. Il tempo è scaduto ed è bene che se ne rendano tutti conto: per questo è fondamentale una sinergia con le forze parlamentari, gli enti locali, i sindacati, i cittadini per uscire da questo pantano e chi si sottrarrà dovrà assumersene la responsabilità”.
“La nuova ordinanza sui rifiuti (4/Rif del 31 maggio), valida dal primo al 6 giugno nelle more dell’intesa da parte del ministero dell’Ambiente, ci consente di scongiurare l’emergenza e di poter continuare a conferire i rifiuti negli impianti regionali, predisponendo al contempo la documentazione richiesta dal Governo nazionale. Non appena acquisiremo l’intesa ministeriale, la Sicilia potrà emanare una nuova ordinanza della durata di sei mesi durante i quali completeremo l’impiantistica e aumenteremo le troppo basse percentuali di raccolta differenziata”.
“Un obiettivo realizzabile grazie alla collaborazione con i comuni che dovranno immediatamente attivarsi per ridurre significativamente la quantità di rifiuti indifferenziati prodotta e per contrastare l’evasione della Tari, raggiungendo standard minimi”.
“Con la seconda ordinanza (3/Rif del 31 maggio), in vigore dal primo giugno al 30 settembre, si reitera il ricorso temporaneo a una speciale forma di gestione dei rifiuti garantendo il servizio e i lavoratori. Entro il 10 giugno i presidenti delle Srr dovranno redigere, lì dove manchino, i Piani d’ambito, adottare ogni iniziativa per l’incremento della differenziata e attivare le procedure per l’individuazione dei gestori; in caso contrario, la Regione è pronta a nominare dei commissari che dovranno raggiungere gli obiettivi entro il 30 giugno, pena la decadenza”.
“Siglata anche l’intesa istituzionale ed emanata la nuova ordinanza di sei mesi, ci siamo impegnati a trasmettere a Roma entro sette giorni un quadro esaustivo dell’impiantistica funzionante e in via di realizzazione e un crono programmammo per l’aumento della differenziata che dovrà essere incrementata di almeno il 6% nei prossimi sei mesi; entro il 15 giugno la Giunta regionale approverà inoltre la nuova riorganizzazione della governance del settore; entro il 30 ottobre andrà invece approvato il ddl correttivo dell’ecoincentivo che ho già presentato all’Assemblea. Contestualmente, accelereremo le procedure per l’attivazione degli impianti di Enna, Gela e Messina”.
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