“È una bufala l’avvio della compensazione tra i crediti e i debiti delle imprese in Sicilia, annunciato il 31 maggio, in una conferenza stampa congiunta dai parlamentari 5 stelle Cancelleri e Foti e dall’amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo. I fatti testimoniano che l’intera vicenda si basa, oltre che su un uso spregiudicato della comunicazione, anche su presupposti assolutamente non veritieri”. Lo dichiara Sicilia Nazione che ricorda che M5S e Antonio Fiumefreddo, avevano annunciato che appena dodici giorni dopo l’avvio si erano già determinate compensazioni per 70 milioni e che ben 40 dipendenti di Riscossione lavoravano sul progetto #Ripartimpresa.

“La proposta di cui parla il M5S come più volte bocciata dall’Ars – afferma il movimento indipendentista – (in allegato il file) chiede il recepimento in Sicilia della legge nazionale sulle compensazioni tra crediti e debiti delle aziende. Ma anche un ragazzino sa che le leggi su questa materia sono di esclusiva competenza del legislatore nazionale e non hanno quindi alcun bisogno di essere recepite in quanto si applicano automaticamente anche in Sicilia. Lo stupore del M5S sulla continua bocciatura della proposta è quindi dovuto esclusivamente ad un’incredibile ignoranza”. Per Sicilia Nazionale “il fatto però davvero incredibile che testimonia la totale falsità dell’assunto enunciato in conferenza stampa è che Riscossione Sicilia effettui il servizio di compensazione tra crediti e debiti delle imprese, applicando quindi la legge, già da alcuni anni (in allegato, a riprova di questo, il testo di due circolari interne del luglio e dell’ottobre 2015 nelle quali si spiega ai dipendenti la procedura da seguire)”.

“La conferenza stampa – aggiunge Sicilia Nazione – ha quindi annunciato, con enfasi e con grande rilievo esterno, un servizio alle imprese che esisteva già. Un grande spot elettorale per il M5S a pochi giorni dal primo turno delle amministrative, prodotto da una società pubblica, in violazione peraltro della legge che vieta in campagna elettorale di pubblicizzare iniziative di amministrazioni ed enti pubblici”. Il movimento indipendentista sottolinea che nei quindici giorni trascorsi dalla conferenza stampa del 31 maggio, negli uffici di Riscossione Sicilia non si è determinata alcuna compensazione (altro che 70 milioni). “Solo pochissime ed insignificanti richieste di informazioni sono avvenute e siamo certi che nessuno potrà dimostrare che non stiamo dicendo il vero – ribadisce Sicilia Nazione – quindi si è trattato solo di un altro spot elettorale per il M5S a ridosso del turno di ballottaggio delle amministrative. Al servizio lavorano esattamente gli stessi dipendenti che vi lavoravano prima dell’annuncio del 31 maggio e non sono comunque più di una dozzina e nessuno in via esclusiva”.

“Riteniamo doveroso – conclude Sicilia Nazione – a fronte di queste prove schiaccianti e del fatto che siamo di fronte a un’autentica panzana, che si proceda immediatamente al dimissionamento di Antonio Fiumefreddo da amministratore unico di Riscossione Sicilia e che il M5S rivolga pubbliche scuse ai siciliani”.

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