Nel primo trimestre 2016 la riscossione in Sicilia ha fatto registrare un + 17%, rispetto alla media nazionale che è del 10%. E’ record di incassi, dunque, per l’agente di Riscossione delle tasse in Sicilia, una sorta di Equitalia in salsa siciliana.

“E’segno che il lavoro avviato un anno addietro – dice l’Amministratore unico Antonio Fiumefreddo – sta dando risultati e che la Sicilia può diventare virtuosa nel Paese”.

E proprio con le tasse intendono risanare i conti dell’agente di riscossione. Ecco il piano deliberato ieri insieme al collegio sindacale.

Primo punto tagli ai servizi. Accorpate le concessioni di Palermo e Trapani; e quelle di Agrigento, Caltanissetta ed Enna. 

“Nessun disagio per i cittadini – secondo l’amministratore – che troveranno gli sportelli esattamente come fino ad oggi ma questa riduzione ha consentito di liberare dirigenti ai quali è stato assegnato il compito per ogni nuovo ambito di dirigere l’Ufficio grandi evasori, che prima funzionava solo a livello regionale.

Secondo punto, nuovo piano industriale: E’ stato deliberato e avrà validità fino al 2018, così come espressamente richiesto dall’Assemblea regionale siciliana, dalla commissione regionale bilancio e dall’Assessore dell’Economia. Modernizzazione della struttura e impiego dei dirigenti liberati per ‘dare la caccia’m agli evasori.

Terzo punto, riduzione delle perdite: secondo i conti Riscossione Sicilia ha diminuito. E’ stato approvato il pre-consuntivo dal quale emerge che, rispetto alla perdita attestatasi nel 2014 a 16,5 milioni di euro e una perdita invece per il 2015 9,7 milioni di euro con una riduzione quindi delle perdite del 37%. Nel documento approvato con le nuove linee industriali è previsto l’azzeramento delle perdite in questo 2016 e un bilancio in attivo già nel 2017

Quarto punto, informatizzazione degli sportelli. E’ stato deliberato il varo di uno Sportello informatico che consentirà, semplicemente dal proprio computer o dallo smartphone, ai 3 milioni e mezzo di contribuenti siciliani di accedere direttamente alla propria posizione per conoscere le pendenze tributarie e pagarle anche direttamente a mezzo telematico. Con ciò si vuole assicurare la trasparenza della riscossione, consentendo che ciascuno sappia quali siano le scadenze personali, evitando le lunghe file agli sportelli e soprattutto eliminando l’odiosa clientela. Sarà il primo esempio in Europa di rapporto diretto tra l’esattore e i cittadini

Quinto punto sarà quello dello scontro L’amministratore ha deliberato il recupero dei crediti vantati nei confronti dei Comuni e degli enti morosi

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