Dopo mesi di polemiche a distanza e di botta e risposta sui giornali, il risiko degli aeroporti siciliani sembra destinato ad arrivare ad un punto di svolta. Da Palermo e Catania la scelta degli amministratori è ormai dietro l’angolo. Con la chiusura del mese di giugno, infatti, si chiudono anche i bilanci e subito dopo è tempo di nomine. Nomine per le quali ancora non ci sono gli opportuni accordi politici.

La prossima settimana quella della svolta?

La prossima settimana potrebbe essere quella della svolta. Fra l’1 e il 4 luglio sono, infatti, convocati i consigli di amministrazione della Sac, che gestisce l’aeroporto di Catania (in realtà anche quello di Comiso) e della Gesap che gestisce l’aeroporto di Palermo.

Cosa succede al Falcone e Borsellino

La situazione più complessa è quella dell’aeroporto di Palermo dove il Consiglio di amministrazione è rimasto con soli 4 membri su cinque ormai da un paio di mesi dopo le polemiche dimissioni dell’Ad Vito Riggio.

Una volta approvato il bilancio, che è ormai noto sarà, comunque, il migliore di sempre, si dovrà procedere a scegliere il quinto membro del CdA che  sarà destinato anche a diventare il nuovo Amministratore delegato. La scelta spetta ai soci ovvero il Comune di Palermo, che unendo anche le quote della ex Provincia oggi Città Metropolitana è l’azionista di maggioranza, e la Camera di Commercio (in realtà ci sono anche soci minori come il comune di Cinisi ma con partecipazioni molto piccole).

Ma per accordo fra i partiti della maggioranza il nome dell’amministratore delegato dovrà essere gradito al Presidente della Regione Renato Schifani, anche se la Regione non ha quote in Gesap.

Per Schifani serve una persona di provata esperienza ma reperirla è difficile visto il compenso abbastanza baso, circa 40mila euro annui. Ma la scelta dell’Ad è soltanto una parte della sfida

La sfida per il direttore generale

Il vero tema è quello che viene subito dopo e che riguarda la scelta del Direttore generale e qui in pista è rimasta una terna di nomi fra cui anche un possibile grande ritorno.

Il ritorno sarebbe quello di Carmelo Scelta, già direttore generale dell’aeroporto di Palermo, dimessosi a causa di una indagine dalla quale è uscito assolto. Ma in pista potrebbe esserci un altro ritorno,: quello di Francesco D’Amico già direttore dell’aeroporto di Catania, oggi a Genova, ma che potrebbe tornare in Sicilia con un incarico proprio di Dg a Palermo.

Il terzo nome è quello del palermitano di origine Roberto Turdo che potrebbe rappresentare la sorpresa ovvero colui che fra i due litigante gode come terzo incomodo.

In gioco c’è, comunque, la procedura di privatizzazione che Palermo non ha ancora avviato formalmente

La lite fra Lega e Fdi a Catania

A Catania, invece, i soci vorrebbero riconfermare, nella riunione del 1 luglio, l’uscente Nico Torrisi ma affiancargli un manager di estrazione FdI ma sul nome di chi dovrebbe stargli accanto non c’è accordo ne dentro FdI ne fra FdI e Lega mentre Forza Italia si sentirebbe comunque garantita dalla conferma di Torrisi che già ha avviato la privatizzazione per la Sac, in stato molto più avanzato rispetto a Palermo.

Qui la Regione ha voce in capitolo non solo per accordi politici ma anche per il controllo che esercita sulle quote attraverso la Camera di Commercio del SudEst.

Trapani e la questione Ryanair

Infine Trapani dove per il direttore generale circola il nome di Carmelo Malato. Si tratterebbe di una scelta strategica visto che il manager è un ex Alitalia e un ex Ryanair e vanta ottimi rapporti con  la compagnia irlandese dalla quale la Regione si aspetta, dopo l’estate, almeno un aereo di stanza a Trapani e nuove rotte avendo azzerato per legge le addizionali comunali come Ryanair chiedeva da tempo. Un provvedimento che riguarda Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria ma è intu7le nascondere che è proprio su Trapani che ci si aspettano effetti.

65 tratte in più per Lampedusa e Pantelleria

Proprio oggi il caso vuole (forse il caso, forse no) che arrivino notizie di incremento di voli proprio sulle isole minori anche se la stragrande maggioranza di questi voli è effetto della stagione estiva e dell’appetibilità del mare delle isole siciliane.

In ogni caso ci sarà maggiore frequenza nei collegamenti aerei con Lampedusa e Pantelleria a luglio e agosto in base a quello che rende noto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò.

“Sulla base della domanda di mercato e delle crescenti richieste ricevute – spiega l’esponente del governo Schifani – abbiamo concordato con la compagnia Dat Volidisicilia, che opera i voli della continuità territoriale su queste due isole minori, un incremento di 65 tratte nei collegamenti con Palermo, Trapani e Catania nei due mesi centrali dell’estate 2025. Nelle pieghe del capitolo di spesa già utilizzato per il servizio abbiamo reperito le risorse per assicurare altre 47 tratte su Lampedusa, 20 a luglio e 27 ad agosto, e altre 18 su Pantelleria, 8 a luglio e 10 ad agosto. Anche tutti questi voli aggiuntivi saranno operati con le tariffe agevolate della continuità territoriale e consentiranno di sviluppare un traffico passeggeri di oltre 3000 viaggiatori in più rispetto agli attuali, venendo incontro alla grande domanda turistica delle isole siciliane, ma anche alle esigenze dei nostri cittadini che vi risiedono”.

Le tariffe per i residenti

Per i residenti, le tariffe variano da un minimo di 33,02 euro (volo Trapani-Pantelleria) a un massimo di 50,79 euro (Palermo-Lampedusa). Per i non residenti, da un minimo di 43,02 euro (Pantelleria-Trapani) a un massimo di 66,83 (Palermo-Lampedusa).

“Ringrazio il collega Alessandro Aricò per l’iniziativa che consente a Lampedusa e Pantelleria di accrescere la frequenza dei collegamenti aerei con la Sicilia nella stagione di maggiore afflusso. Si tratta di un provvedimento importante, che sottolinea la grande attenzione che il governo Schifani ha sempre avuto verso chi vive ed opera nelle isole minori, per le attività economiche e turistiche che senz’altro potranno trarre beneficio dall’aumento dei voli e per i visitatori che, in numero maggiore, potranno conoscere e godere delle meraviglie naturali dei nostri territori” dice l’assessore al Territorio e ambiente della Regione Siciliana, Giusy Savarino, commentando la notizia.