Ancora una rissa nel sabato sera della movida palermitana. Ancora una volta uno scontro tra giovani per futili motivi.

Tutto è avvenuto tra via Celso e poi è  proseguita non distante da un ristorante a due passi dal Teatro Massimo. Alcuni ragazzi se le sono date di santa ragione. Alcuni sono stati aggrediti e picchiati. Gli aggressori dopo il raid sono fuggiti. Le vittime si sono recate nel posto fisso di polizia e hanno denunciato quanto accaduto.

Sono in corso indagini per accertare quanto successo e risalire ai giovani che hanno alcuni picchiato i coetanei.

Gli agenti di polizia stanno acquisendo le immagini dei sistemi di sorveglianza della zona e degli esercizi commerciali per trovare i protagonisti dell’ennesima scazzottata a Palermo. 

Ricordiamo tutti quanto successo il 6 giugno quando due ragazzi sono stati accoltellati nel corso di una rissa a Mondello. Due ragazzi di 16 e 17 anni feriti nella maxi rissa di Valdesi fra due gruppi di giovani.

Gli investigatori del commissariato di Mondello guidati da Manfredi Borsellino e coadiuvati dal personale della squadra mobile hanno identificato diversi protagonisti della notte di violenza cominciata davanti al Baretto nella piazza di Valdesi e continuata sul lungomare di viale Regina Elena all’altezza della gelateria Latte Pa.

Si tratta di alcuni ragazzi dello Zen, almeno tre da quanto si apprende, con alcuni minorenni, che avrebbero affrontato la compagnia di amici, la maggior parte figli di professionisti palermitani, al culmine di una discussione cominciata per futili motivi. Le singole posizioni dei giovani identificati sono ora al vaglio sia dei magistrati della procura dei minori che di quella ordinaria che stanno valutando le condotte sia per il reato di rissa che per tentato omicidio e lesioni. Già in serata potrebbero scattare le prime denunce per il reato di rissa.

Dal racconto dei testimoni e dalle immagini delle videocamere emerge come la discussione si animi subito nella zona della piazza vicino al Baretto dove i ragazzi parcheggiano le moto. Possibile che uno dei ragazzi dello Zen fosse seduto su uno scooter dell’altro gruppo; ma per altri testimoni a scatenare la violenza sarebbero state le accuse ai ragazzi dello Zen di essere lì per rubare motorini e caschi.

Se tutti gli identificati dovranno rispondere del reato di rissa, non è ancora chiaro chi invece ha infilzato con un cacciavite il torace del 17 enne, perforandogli un polmone e procurandogli una ferita di 20 centimetri. Il responsabile dovrà rispondere di tentato omicidio. Gli inquirenti stanno poi cercando di accertare se anche l’altro ragazzo ferito, il sedicenne colpito al fianco, sia stato raggiunto dallo stesso cacciavite o da una diversa arma da taglio.

I due feriti dopo giorni in ospedale sono fuori pericolo.

 

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