Risse, danneggiamenti e anche omicidi. Colpi d’arma da fuoco sparati in piena notte in pieno centro, aggressioni gratuite e risse che si susseguono ormai non soltanto nei fine settimana. La violenza della malamovida spaventa i residenti e i commercianti del centro storico che hanno raccolto firme per chiedere sicurezza.

Un documento esposto consegnato anche all’Arcivescovo

Una delegazione del comitato spontaneo dei residenti ed esercenti del quartiere Oreto Stazione “Uniti per il Quartiere” e la rappresentante del comitato Cassaro Alto, protagonista della raccolta firme di domenica scorsa ma anche di numerose fiaccolate e manifestazioni contro la violenza, nella serata di ieri è stata ricevuta in udienza dall’Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Gli appartenenti al comitato hanno consegnato anche a lui l’esposto in cui richiedono alle autorità cittadine maggiore sicurezza nel quartiere. Il documento è frutto, come già più volte sottolineato, della fiaccolata e dell’assemblea pubblica cittadina del 21 dicembre.

Le preoccupazioni esposte all’alto prelato

L’arcivescovo ha accolto la delegazione e ha ascoltato ancora una volta il racconto delle notti di paura e della preoccupazione che sale fra i cittadini che continuano a vivere in una situazione di degrado e di insicurezza e temono per la loro incolumità e per quella dei turisti e dei visitatori.

E’ stato chiesto al prelato che si faccia portavoce affinché le istituzioni prendano decisioni adatte alla situazione e utili a tutelare la sicurezza e la vivibilità del quartiere.

La consegna dell’esposto al sindaco

Oggi, venerdì 26 gennaio, la stessa delegazione incontrerà il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, per consegnare personalmente anche a lui il documento proprio nei giorni in cui in Consiglio comunale si discutono gli ultimi dettagli del regolamento per la movida che dovrebbe essere varato la prossima settimana. Non un regolamento risolutivo ma un segnale chiari e preciso che ha già avuto il sì da parte del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenuto in prefettura. Dal prefetto e dai componenti del comitato è arrivata solo qualche richiesta di modifica di alcuni dettagli, consigli utili a rendere il regolamento di migliore e più immediata applicazione ed a fornire strumenti operativi alle forze dell’ordine

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