“Abbiamo visto che c’era qualcosa che galleggiava, ma non abbiamo capito cosa fosse. In mare non è semplice comprendere subito cosa troviamo seguendo la rotta”.

E’ il racconto del ritrovamento del corpo di un uomo da parte degli uomini della Antonello Da Messina. “Ci siamo dovuti avvicinare di parecchio per capire che si trattava di un uomo – continuano i marinai – Ma non era riconoscibile. Il corpo era molto gonfio. Da qualche giorno si trovava in acqua. Non appena abbiamo compreso che potesse trattarsi di uno dei dispersi abbiamo contattato la Capitaneria di Porto che ha inviato subito un aereo che stava cercando i corpi dei due dispersi e un motovedetta che era impegnata nella ricerche”.

Il corpo è già sulla motovedetta ed è diretto verso Terrasini. Come successo per Giuseppe Lo Iacono ci sarà il doloroso momento del riconoscimento. Le ricerche erano riprese oggi per ritrovare Matteo Lo Iacono di 53 anni e Vito Lo Iacono di 27 anni, padre e figlio usciti in mare con Giuseppe a bordo del peschereccio Nuova Iside.

Momenti strazianti per i tanti famigliari e i cittadini di Terrasini e Cinisi distrutti da questa nuova tragedia del mare.

“Non è stato semplice capire se fosse un giovane o un uomo – aggiungono dalla Antonello Da Messina – Anche gli uomini della Capitaneria sulla motovedetta avranno non poca difficoltà a identificarlo. Per noi che andiamo in mare sono sempre scene molto toccanti e dolorose. Davvero difficile riprendere a lavorare dopo quanto successo”.