- Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a Palermo
- L’allarme sbarchi e la ricollocazione dei migranti al centro del confronto
- Servono quote obbligatorie fra paesi Ue
“Draghi è andato a parlare in Europa. Aver messo su tavolo dell’Ue il problema delle migrazioni è importante, occorre far sentire la nostra voce. Credo che con autorevolezza non solo del premier, ma delle azioni poste in essere stiamo dimostrando che ci può essere una migrazione sostenibile e umano, ma nello stesso tempo deve avere delle regole”.
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dopo avere presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica alla prefettura di Palermo.
Ricollocazione facoltativa ma con quote obbligatorie
“Basterebbe una ricollocazione facoltativa, ma con quote obbligatorie” ha aggiunto il ministro dell’Interno, in conferenza stampa a Palermo, parlando del fenomeno migratorio e delle interlocuzioni del Governo in Europa. “In questi mesi – ha continuato – sono stata la scorsa settimana a Tunisi proprio per cercare di valorizzare l’accordo di Malta che non ha dato i risultati gli sperati. Ci sono alcuni Paesi che non accetteranno la ricollocazione facoltativa con quote obbligatorie. Ci deve essere una migrazione sostenibile e umana con regole. Sono ottimista su soluzioni da trovare con Tunisia”.
Situazione in Spagna diversa da quella italiana
“La situazione in Spagna è completamente diversa rispetto a quella italiana. La zona di Ceuta è un’enclave. Noi ci dobbiamo confrontare con frontiere marittime. Anche noi abbiamo la possibilità di rimpatriare 80 migranti a settimana. Non dobbiamo confondere i due aspetti che non possono essere paragonati”.
L’appello di Musumeci nel giorno dell’arrivo del Ministro
“L’Unione europea non sia cinica e si faccia carico della immane tragedia della migrazione nel Mediterraneo invece di girarsi dall’altra parte. Non potete lasciare da sola la Sicilia”. Torna a chiedere misure concrete il presidente della regione Musumeci all’Europa sul fronte dell’emergenza sbarchi. Non ha usato mezzi termini il governatore che questa mattina è stato ascoltato a Bruxelles, in videoconferenza, dalla commissione Libe, presieduta da Lòpez Aguilar.
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