Era stato multato due volte dai carabinieri della compagnia di Lercara Friddi per il mancato rispetto delle norme anti-covid. Era il mese di aprile in piene restrizioni e i controlli erano serrati nel comprensorio. La seconda multa presa ad aprile non era andata giù ad Antonino Lo Bue, 52 anni, incensurato, contrattista all’Asp di Palermo. Uno sgarbo personale tanto che a maggio in un bar di Roccapalumba incontra il carabiniere che lo ha sanzionato e platealmente lo affronta, prima dentro il locale e poi fuori per strada dimostrando a tutti che lui non teme i militari.

“Modi tipicamente mafiosi”

Modi che secondo gli inquirenti sono tipicamente mafiosi. “Tu non mi fai paura”, gli dice più volte. Segue il carabiniere fin davanti l’auto e con il pollice l’indice mima lo sparo di una pistola. Il militare lo ignora, ma subito denuncia tutto. Le indagini portano all’arresto di Lo Bue e dei fratelli Francesco Pecoraro, 63 anni, e Pietro Pecoraro, 57 anni. Lo Bue nel tentativo di fare annullare le multe prese per il mancato rispetto delle norme anti-covid avrebbe anche minacciato un consigliere comunale. L’amministrazione comunale, come risulta dalla indagini, non si è mai prestata a perorare le richieste di Lo Bue per annullare le sanzioni.

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