Filtrano i primi dettagli sul progetto del nuovo forno crematorio di Palermo. La futura struttura, per la quale è stato avviato il bando per le manifestazioni d’interesse, sorgerà all’interno del cimitero di Santa Maria dei Rotoli ed affiancherà quello già esistente. Costo dell’operazione circa 3 milioni di euro. Di questi, 2,5 milioni di euro sono frutto del finanziamento chiesto a Cassa Depositi e Prestiti nel dicembre del 2015, mentre la restante quota serviranno a coprire la maggiorazione dei costi dei materiali, dettata dall’inflazione degli ultimi anni. Fenomeno che ha investito non solo gli interventi all’interno del camposanto, ma una miriade di cantieri in città.

Il progetto del nuovo forno crematorio

Progetto nuovo forno crematorio cimitero Rotoli

Rendering Lumion

A realizzare il progetto sono stati la società di Ingegneria Studio TI S.r.L. di Rimini e l’azienda Cooprogetti, con sede legale a Gubbio. A supervisionare la progettazione esecutiva anche il Rup del Comune di Palermo Michelangelo Calderone. L’ultima relazione tecnica sull’opera risale allo scorso 30 maggio. Documento nel quale si afferma che il nuovo impianto sarà realizzato, come sopra ricordato, accanto a quello esistente presso il cimitero dei Rotoli, in un’area al momento destinata al parcheggio ed attorniata da alcune aiuole. I due plessi saranno collegati da un corridoio rialzato e da una strada d’accesso comune. L’esigenza di un nuovo impianto nasce dal fatto che, come ricordato nella relazione, il vecchio forno crematorio risale ad un “progetto di almeno 20 ani addietro e trasformato solo nella parte impiantistica pochi anni fa”. Struttura che, i tecnici, definiscono carente sotto l’aspetto impiantistico ed architettonico.

Cosa vi sarà all’interno della struttura

La nuova struttura sarà realizzata in un’area da 300 metri quadri e prevederà al suo interno, “oltre al grande vano tecnico al piano terra ospitante la linea di cremazione (con la predisposizione della seconda), una sala del commiato al piano primo. Questi spazi saranno affiancati da appositi servizi e spogliatoi per gli operatori oltre ai servizi per gli utenti, vani accessori necessari al corretto funzionamento dell’attività, il tutto progettato in modo da consentire l’accesso anche a persone diversamente abili. Ci si pone l’obiettivo di integrare il più possibile gli elementi volumetrici con la parte esistente del cimitero”.

Obiettivo: far fronte alla maggiore richiesta di cremazioni

Progetto nuovo forno crematorio cimitero Rotoli

L’obiettivo appare chiaro, ovvero far fronte “alla crescente domanda di cremazioni e alla mancanza di aree per la realizzazione di nuove sepolture e campi d’inumazione, che ne rendono necessario il potenziamento numerico, l’ottimizzazione dei tempi di cremazione, nell’ottica di un contenimento del consumo energetico e delle immissioni nell’atmosfera”. Un impianto a basso impatto ambientale, così come previsto dalle recenti normative di settore, che si integrerà a livello architettonico anche con il territorio circostante. Il progetto infatti “prevede l’utilizzo delle più recenti tecnologie, in grado di contenere i consumi e le emissioni in atmosfera adempiendo al rigoroso rispetto delle normative di riferimento. Il nuovo edificio nasce per garantire una linea di cremazione con totale assenza di odori e lamassima silenziosità durante il funzionamento. Il progetto prevede quindi la realizzazione di un impianto di cremazione destinato a soddisfare larichiesta e che risponda alle priorità sopra riportate”.

Partito il bando di gara per le manifestazioni d’interesse

Intanto nei giorni scorsi, l’Amministrazione Comunale, tramite i suoi uffici e quelli del commissario di governo, ha pubblcato un avviso per la presentazione di manifestazione d’interesse al fine di realizzare un nuovo forno crematorio all’interno del camposanto di Vergine Maria. Struttura attesa da dicembre 2015 e che servirà a dar manforte all’impianto già esistente e rientrato in funzione a fine luglio, dopo tre anni di inattività risolti con degli interventi straordinari realizzati tra il 2022 e il 2023. L’avviso è finalizzato all’individuazione delle imprese da invitare sul MePa alla procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara. L’affidamento dei lavori prevede un investimento complessivo, a base d’asta, di circa 2,8 milioni di euro. Di questi, circa 77.000 euro sono per oneri di sicurezza. L’avviso ha finalità esclusivamente esplorativa ed è finalizzato a ricevere manifestazioni di interesse da parte degli operatori economici in possesso dei requisiti indicati nell’avviso. La domanda dovrà pervenire, a pena di esclusione, entro le ore 12 del prossimo 13 settembre, esclusivamente tramite PEC, all’indirizzo ediliziapubblica@cert.comune.palermo.it.

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