Una giovane di 36 anni è stata arrestata dai carabinieri dopo che aveva rubato uno smartphone che si trovava sul bancone di un commerciante. È successo in via Abruzzi a Palermo. I carabinieri l’hanno vista uscire di corsa e l’hanno bloccata recuperando lo smartphone. L’episodio è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza. Il sospetto degli investigatori è che la donna possa essere l’autrice di altri colpi simili avvenuti in zona.

Pizzicata in flagranza, cellulare appena rubato in un ferramenta

Beccata in flagranza con un cellulare appena rubato in un negozio di ferramenta. I carabinieri hanno arrestato sabato mattina una ragazza di 36 anni accusata di un furto, ripreso dalle telecamere, avvenuto nel Piccolo Emporio Emilia di via Abruzzi. Il sospetto degli investigatori, alla luce della comparazione delle immagini di altri episodi, è che la donna sia l’autrice di altri colpi come per esempio quello avvenuto in una profumeria di via Sciuti.

La giovane ha chiesto il prezzo di alcuni prodotti. Ha fatto prendere qualche prodotto. Tanto per fare distrarre il titolare. A quel punto la 36enne avrebbe detto di non essere più interessato ad acquistare il prodotto e si è allontanata.

La fuga della donna è durata pochi metri

La sua fuga però è durata poche decine di metri e infatti la donna è stata bloccata da una pattuglia della stazione Crispi che sarebbe stata attirata dalla corsa della ragazza appena uscita dal negozio. In virtù di quanto accertato per lei sono scattate le manette e, dopo la convalida dell’arresto, è stata sottoposta ai domiciliari.

Ruba lo smartphone ad una compagna di classe, 16enne denunciata

Una bravata giovanile è costata cara ad una 16enne di Belpasso che, ad inizio dicembre scorso, è stata denunciata per furto dai carabinieri della stazione locale alla Procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni di Catania. La ragazzina ha rubato un telefonino ad una compagna di classe che frequenta lo stesso centro di formazione professionale del comprensorio paternese. Non trovando più il telefono, la giovane ha subito allertato i genitori ed il padre si è rivolto ai carabinieri di Belpasso, raccontando loro l’accaduto. Facendo seguito alle disposizioni dell’istituto scolastico, durante le ore di lezione aveva come tutti riposto il proprio smartphone all’interno di un cassetto della cattedra dell’insegnante, per poi riprenderlo al termine delle lezioni prima di andare a casa. Sulla strada del ritorno si è accorta che del suo telefonino, all’interno dello zaino, era rimasta soltanto la cover.

Su consiglio dei carabinieri, i genitori della ragazza hanno attivato il sistema di localizzazione del dispositivo, mentre i militari si sono messi in contatto con la casa costruttrice che ha segnalato la posizione dell’apparecchio a Belpasso, proprio nei pressi dell’abitazione di una compagna di classe della ragazzina. Essendo quindi plausibile che il telefono potesse trovarsi a casa della 16enne, i militari, seguendo le indicazioni loro fornite dalla Procura dei Minorenni di Catania, si sono presentati a casa di quest’ultima per eseguire una perquisizione. Alla vista dei militari dell’Arma la 16enne ha consegnato il telefono rubato, custodito nella sua cameretta, che è stato quindi riconsegnato alla legittima proprietaria.