“Sabato 2 aprile, in Via Fiume a Palermo, tre giovani ragazzi gambiani sono stati aggrediti da un gruppo di sei italiani”. Lo sostengono dodici associazione palermitane con il Forum antirazzista in testa intervenendo sul sabato di inaudita violenza di Palermo.

Una vicenda che le associazione descrivono andando oltre quanto accertato dalla Questura attraverso le videocamere di sorveglianza

“Uno dei giovani migranti è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa – scrivono – e si trova adesso in ospedale in gravissime condizioni. Alcuni dei sei italiani sono stati arrestati, uno di loro è accusato di tentato omicidio. È molto grave che certa stampa abbia immediatamente riportato il fatto come ‘una rissa tra extracomunitari’ senza cercare gli opportuni riscontri, dando occasione di fomentare l’odio razzista in tanti commenti online che hanno strumentalizzato la falsa notizia”.

“Quanto accaduto è solo l’ultimo atto di una serie di episodi sommersi di prepotenza e intolleranza – sostengono le associazioni – e si inserisce in un quadro di violenza diffusa che pervade in maniera crescente la nostra città trovando nei soggetti più deboli, come molti migranti, le prime vittime e i principali capri espiatori”.

“La nostra solidarietà – concludono – va al ragazzo ferito e a chiunque è oppresso da questo clima di prevaricazione e violenza. Oggi più che mai è necessario riaffermare la città di Palermo come uno spazio di rispetto reciproco e di diritti tutelati”.

Il documento è firmato da Forum Antirazzista palermitano, Laici comboniani di Palermo, Arci Palermo, L’altro Diritto Sicilia, Centro Salesiano Santa Chiara, Associazione Diritti e Frontiere, Federazione Cobas, Borderline Sicilia
Borderline-europe, Ciss, Osservatorio Discriminazioni Razziali Noureddine Adnane ed Emmaus Palermo

“Yusupha Susso è estraneo ad ambienti di droga e della malavita. Sabato mattina assieme agli altri due amici aveva giocato a calcio a Monreale per un torneo per la legalità organizzato dall’associazione nazionale polizia di Stato. Un’ amichevole per la Legalità sul campo della Conca d’Oro, tra la squadra degli universitari stranieri e la neonata Asd Extra formata da giovani migranti. E’ un ragazzo conosciuto da tanti poliziotti antimafia ed è impegnato: fa l’ interprete presso la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale della Prefettura. E studia presso un istituto alberghiero”.

E’ il profilo di Yusupha Susso, il gambiano ferito da un colpo di pistola alla testa, tracciato da Bijou Nzirirane, responsabile immigrati della Cgil di Palermo. “Ora è stato arrestato il colpevole, e l’aggressione è stata inquadrata nella giusta luce. Ma volevo intervenire anche per fare emergere il profilo vero del ragazzo e per chiedere che quando si parla di immigrati bisogna farlo nella maniera più chiara possibile, per evitare di mettere inutilmente paura alla gente e fomentare altre reazioni. Susso è del Gambia e ha anche lui un nome e cognome. Dalle prime notizie riportate si parlava indistintamente di cittadino straniero e sembrava fosse uno scontro tra bande di droga”, ha aggiunto.

Ibrahim Kobena, responsabile degli studenti universitari stranieri, dice: “Non c’entra niente con la violenza. Non è stata una rissa. Ho informato subito il presidente dell’ associazione della Polizia di Stato di quello che era successo. I gambiani sono stati provocati da due ragazzi di Ballarò, che dopo aver lanciato delle offese e scagliato una pietra hanno anche chiamato i rinforzi. Non è la prima volta che i ragazzi della nostra comunità vengono presi di mira. Sabato dalle 9 alle 12 con Yusupha eravamo in campo assieme. I poliziotti sono nostri amici. Con Yusupha abbiamo partecipato a Bruxelles a luglio a un progetto di scambio per la commissione europea per l’integrazione, assieme a immigrati di altri Paesi. Siamo stati assieme per 25 giorni. A Palermo lui è interprete come me nella stessa commissione. Vive qui da 3 anni. E’ arrivato sulla barca, minorenne“.

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