Dopo il crollo del 2018, si registra finalmente un incremento del 7% nel 2019 che porta la raccolta differenziata del Comune di Palermo al 17,39% . Incremento legato all’avvio del porta a porta in centro storico e Borgo Vecchio e all’apertura di 5 centri comunali di raccolta. A riportare i dati è Antonino Randazzo, Capogruppo M5S in Consiglio comunale.  “Pur apprezzando lo sforzo di Rap – dice – ritengo che siamo ancora distanti dalle medie nazionali e dagli obblighi di legge e che tantissime ancora sono le disfunzioni in merito alla raccolta differenziata e il servizio di gestione rifiuti a Palermo”.

Secondo il Movimento 5 Stelle, è necessario puntare ancor di più sul porta a porta. “Chiediamo, come abbiamo già fatto qualche settimana fa con una nota trasmessa all’assessore Sergio Marino e Al sindaco di Palermo, pertanto di proseguire nella direzione dell’estensione del Porta a Porta , prevedendo una copertura di almeno il 50% della popolazione con il sistema di raccolta domiciliare e continuando a potenziare i centri comunali di raccolta con l’obiettivo di arrivare ad almeno 20 punti in città attivando gli incentivi per i cittadini virtuosi che differenziano presso le isole ecologiche”.

Intanto l’emergenza rifiuti è passata ma si tratta solo di una tregua. Tra riunioni, vertici e incontri, infatti, la situazione legata al problema dei rifiuti resta sull’orlo del precipizio in attesa dell’ordinanza del sindaco Orlando che autorizzerà il conferimento nella sesta vasca di Bellolampo. Una soluzione tampone. Ma ora, come riporta il Giornale di Sicilia, si scopre che la stessa ordinanza resta congelata, su richiesta dei vertici della Rap. Il parere dell’Arpa che ha dato il via libera a conferire solo la parte umida che il Trattamento meccanico biologico lavora e biostabilizza (il cosiddetto sottovaglio) non risolve il problema di dove conferire la parte secca, né è sufficiente a scongiurare una nuova emergenza. Il rischio di vedere la città di nuovo ricoperta di rifiuti continua a incombere su Palermo.