Ormai la diffusa presenza, in prossimità delle coste italiane dalla Liguria alla Sicilia, di meduse provenienti dai mari tropicali rappresenta una vera e propria emergenza che viene sottovalutata, da anni, dal servizio sanitario”. Questa la denuncia del Segretario Generale di Confintesa Sanità Domenico Amato.

Numerosi i casi documentati di bagnanti che, dopo essere venuti a contatto con questa specie marina, hanno rischiato la propria vita come avvenuto sulla spiaggia di Mondello dove una bagnante ha subito uno shock anafilattico che le ha provocato un principio d’infarto. Non essendo presente, però, un presidio sanitario lungo le località balneari siciliane – continua Amato – l’unita di soccorso di Mondello deve posteggiare in un’altra frazione balneare e per questo, ha rischiato di essere ‘fuori tempo utile’, viste le dinamiche di viabilità della zona marittima Palermitana. E’ necessario che, almeno nelle spiagge più affollate, e dove il fenomeno meduse tropicali è più diffuso, vi sia un presidio medico attrezzato del 118”. A tal fine il Segretario General di Confintesa Sanità, Domenico Amato, ha chiesto un incontro urgente con tutti gli organi sanitari regionali e nazionali per far fronte a questa emergenza che rischia di compromettere, anche per le stagioni future, lo sviluppo del turismo siciliano e nazionale. “Purtroppo – conclude Amato – sembra che il problema non esista né per gli assessorati regionali interessati al problema, né per il ministero della salute che fanno orecchie da mercante alla denuncia di Confintesa. Il contatto con le meduse tropicali è mortale come lo è stato per la bambina romana morta nelle Filippine. Forse, per intervenire, si attende la prima vittima di una medusa tropicale nel Mare Nostrum?”