Nel giorno della proclamazione ufficiale del sindaco Leoluca Orlando, avvenuta questa mattina a Palazzo Jung, fioccano su Facebook gli appelli degli assessori uscenti del Comune di Palermo.

Con il giuramento del primo cittadino, infatti, decade tecnicamente la giunta, e tra successi elettorali e incertezze su nomine e riconferme, emerge dai post sul social network, l’amarezza di qualcuno.

Il primo è stato Giusto Catania, ex assessore alla mobilità che, con una punta di amarezza scrive “Oggi smetterò formalmente di fare l’assessore, ho realizzato cose importanti sperando che non vengano smantellate”.

Barbara Evola, ex assessore alla Scuola, ringrazia militanti e candidati di Sinistra Comune, lista per la quale ha ottenuto più di 1000 preferenze con oltre il 7% di consensi (i dati sono quelli on line del sito del Comune) e scrive: “Abbiamo creduto che la città potesse risorgere dalle macerie partendo da un cambiamento culturale profondo e radicale e reso possibile l’avvio della trasformazione di Palermo in una città educativa e a misura di bambino. Grazie per avermi aiutato a tracciare una strada che verrà sicuramente percorsa con dedizione ed impegno anche dalla prossima amministrazione”.

Anche l’ex assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano, ricorda in un post l’ultima giunta e “tre anni di lavoro ricchi di impegno, passione, entusiasmo – scrive – potere amministrare la mia città è stato un grande privilegio. Grazie a Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo per avermi coinvolta in questa straordinaria esperienza. è stato un lavoro di squadra che ha prodotto cambiamento vero e innescato la partecipazione dal basso di tanti giovani, cittadine e cittadini. Un percorso di valore che mi auguro possa ripartire dal 12 giugno”.

Per concludere anche Agnese Ciulla, ex assessore alle attività sociali che scrive: “Oggi la proclamazione del nuovo Sindaco, Leoluca Orlando. La giunta decadrà. Il primo fine settimana libero dopo 5 anni. Manca l’aria! Chiudiamo gli occhi e respiriamo, col sorriso e la fiducia per la crescita della nostra città amata”.

Per qualcuno potrebbe essere solo un arrivederci.