Palermo piange, saluta ed omaggia, Biagio Conte. Migliaia di cittadini hanno accompagnano il feretro del missionario laico scomparso il 12 gennaio scorso dopo una lunga malattia. Fratel Biagio se ne è andato come ha vissuto in vita, ovvero con quell’umiltà che contraddistingue gli ultimi. In tanti lo hanno seguito nel suo ultimo viaggio fra le strade del capoluogo siciliano.
Durante il corteo, sono state recitate tantissime preghiere, con applausi scroscianti risuonati durante ogni fermata della veglia funebre. Una commozione visibile negli occhi di chi lo ha conosciuto e seguito in vita nel suo viaggio di carità cristiana. La salma è stata portata a spalla dai componenti della missione Speranza e Carità e da diversi volontari che, in vita, hanno conosciuto e rispettato il missionario. Il feretro sarà portato adesso in Cattedrale, dove domani saranno celebrati i funerali.
Due ali di folla per fratel Biagio Conte
Un lungo “serpentone” di folla con in testa l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che ha accompagnato la salma di Biagio Conte da via Decollati, sede della Missione Speranza e Carità, alla Cattedrale. Presenti anche in rappresentanza del Comune di Palermo il vicesindaco Carolina Varchi e l’assessore alla Protezione Antonella Tirrito.
Tantissimi hanno voluto accompagnare il missionario che ha lasciato la comunità che ha contribuito a creare per essere trasferito nella chiesa di corso Vittorio Emanuele dove oggi ci sarà una veglia di preghiera fino alle 24 e domani i funerali. Due ali di folla lungo il percorso predisposto ovvero da via dei Decollati, appunto, poi stazione Centrale, via Roma, successivamente corso Vittorio Emanuele per poi raggiungere la Cattedrale. L’arrivo è previsto intorno alle 21.
Veglia funebre, domani l’ultimo saluto
A darsi i cambi per portare in spalla la salma sono i ragazzi della missione, volontari. Persone che in prima persona hanno potuto ricevere il messaggio di fratel Biagio e a cui sarà affidato il suo lascito.
Un corteo che è stato assistito per tutto l’arco del percorso dal personale del 118, polizia municipale e dalla protezione civile comunale. Proprio quest’ultimi si sono occupati degli aspetti di pubblica sicurezza, formando infatti due cordoni che hanno permesso al corteo di avanzare fra le strade di Palermo.
Gli striscioni “Santo subito” ed altre testimonianze
Non sono mancati inoltre gli striscioni inneggianti alla santità di Biagio Conte. L’ormai famoso “Santo Subito” era presente anche al corteo. Alcuni fedeli sottolineano: “Fratel Biagio si merita la beatificazione, aspettiamo i tempi della beatificazione sono brevi. Abbiamo apprezzato l’amore verso il prossimo. Amava tutto e tutti, Dio e il prossimo”.
Il ricordo anche da parte di uno scout: “Fratel Biagio per tutti noi cittadini palermitani, per noi scout è stato un grande esempio per la sua umiltà ed aver abbracciato tutti i poveri. Il valore che ha lasciato è quello di Gesù Cristo quello di lasciare tutto e di seguire i fratelli più bisognosi. Speriamo che la sua eredità spirituale non venga meno. Faremo di tutto per portare avanti la sua testimonianza”, dichiara infine il cittadino.
Cuffaro: “Suo slancio umano un miracolo”
“Oggi l’ultimo saluto a fratello Biagio – è il messaggio del commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro -. Il suo spirito è volato in Paradiso, ma il Cielo sotto cui ha vissuto rimane sopra di noi. Non lasciamo perdere e raffreddarsi il miracolo umano dello slancio del suo animo. Rinvigoriamolo e facciamolo diventare una costante disposizione del nostro animo. Biagio ha vissuto per gli altri per i più poveri e ci lascia una grande testimonianza: chi non vive per nessuno non vive neppure per se. Chiunque fa del bene al prossimo, lo fa anche a se stesso. Se la vita è piena, è anche lunga e quella di Biagio è lunghissima, tanto piena da renderlo immortale. Chi come Biagio, ogni giorno, ha saputo dare un senso alla sua vita non ha bisogno del tempo. C’è sempre e ancora qualcosa da imparare da un uomo così grande. Ti abbraccio Biagio, fratello di amore e di misericordia”.
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