“Schifani unico vero protagonista e autore della norma”. E’ fuoco di fila a sostegno del Presidente della Regione ad iniziare dalla prima e  secca risposta della neo deputata regionale Bernadette Grasso, ad alcune dichiarazioni politiche a seguito dell’approvazione dell’emendamento Salva Sicilia da parte della Commissione Bilancio della Camera. Dopo l’ok incassato in Parlamento, ora è scontro tra i partiti per intestarsi il successo.

Il riferimento è, soprattutto, all’ex capogruppo dell’altro gruppo forzista, Tommaso Calderone, che ha scelto Roma e da Roma lancia le sue ricostruzione dell’approvazione del Salva Sicilia. Ma non soltanto.

“Schifani non è stato spettatore”

“Con mio grande stupore, leggendo oggi sui quotidiani dell’importante notizia circa la norma Salva Sicilia – approvata in Commissione Bilancio a Montecitorio e che permette alla Regione di superare i rilievi della Corte dei Conti sul bilancio 2020 – sembra che il Presidente Schifani sia stato un semplice spettatore o peggio, un figurante. Nulla di più falso poiché è l’unico vero protagonista”.

“Il Presidente unico autore della norma”

Secondo la deputata Grasso, infatti, “se la Regione Siciliana è riuscita a portare a termine un’operazione finanziaria essenziale per le sorti dei conti regionali è soprattutto per il ruolo determinante svolto dal Presidente Schifani, unico autore della norma. Le garanzie che solo la sua credibilità istituzionale potevano offrire sono state fondamentali nel delicato lavoro di mediazione svolto sia con il Ministro Giorgetti che soprattutto con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. È giusto prenderne atto e riconoscerne i meriti”.

Il capogruppo Pellegrino

“L’inserimento del “Salva Sicilia” nella finanziaria nazionale che il Parlamento si appresta a votare è certamente il risultato di un lavoro politico e tessitura di rapporti istituzionali svolto prima di tutto dal Presidente Renato Schifani che fin dal giorno del suo insediamento ha lavorato, per altro unico titolare formale delle competenze e del ruolo amministrativo per farlo, per costruire i necessari rapporti col Governo nazionale”.

“E’ indubbio comunque che vi sia stato un proficuo lavoro di squadra che ha interessato tutti gli attori istituzionali coinvolti, per un risultato che può davvero cambiare la storia non solo di questa legislatura ma dei rapporti fra Stato e Regione per i prossimi anni”.

“Di fronte a questo risultato, spiace vedere che qualcuno tenti di intestarsi un ruolo, per altro impossibile vista la brevissima permanenza al Parlamento nazionale e visto che certamente un provvedimento di questo tipo non può certo essere frutto del lavoro di un singolo. E’ la conferma del fatto che purtroppo alcuni, in netta minoranza in Forza Italia e nel centrodestra, non hanno capacità di lavorare in squadra per il bene della Sicilia, ma guardano solo alle proprie posizioni personali”.

Articoli correlati