Si avvia alla conclusione la 13esima edizione dell’appuntamento annuale dedicato alle cure palliative organizzato dal direttore clinico-scientifico della Samot Sebastiano Mercadante. “Stupor mundi” è il titolo dell’evento di questa edizione 2024 che ha aperto i battenti giovedì pomeriggio al Marina Convention Center, il nuovo centro congressuale di Palermo al Molo Trapezoidale, e si concluderà oggi sabato 13 aprile.

L’incontro

Una preziosa occasione di incontro e confronto con interventi di illustri esperti internazionali nel vasto ambito delle cure palliative. Medici e infermieri provenienti dal Marocco, dalla Svizzera, dall’Oman, dalla Slovenia e dalla Francia, oltre che dall’Italia. “Sono molto soddisfatto anche quest’anno. – commenta Mercadante – Siamo riusciti a mettere insieme i massimi esperti del settore delle cure palliative a livello internazionale e nazionale.

Gli esperti

Esperti selezionati non solo per la loro preparazione professionale ma anche per la loro capacità comunicativa. Tanti sono stati anche i partecipanti, e sono soddisfatto per la presenza di molti stranieri e di tanti specializzandi in cure palliative provenienti da tutta Italia.”. E già si pensa alla prossima edizione del 2025: “Sarà dedicato alle donne”. Ad introdurre i lavori, assieme al direttore scientifico Mercadante, sono stati il coordina-tore e fondatore della SAMOT Giorgio Trizzino e il direttore della scuola di specializza-zione di cure palliative a Palermo Antonino Giarratano.

L’impegno della Samot

Prosegue l’impegno della Samot per le cure palliative pediatriche. Dopo il convegno dedicato al tema qualche mese fa coinvolgendo addetti ai lavori, istituzioni e cittadini per sensibilizzare l’opinione pubblica accendendo i riflettori sulle criticità come la mancanza di una rete di cure palliative consolidata in Sicilia e di un hospice pediatrico nella parte occidentale della Regione, l’associazione porta avanti la propria missione sanitaria, sociale e culturale, tra progetti e formazione.

A Palermo, lo scorso febbraio si è concluso il progetto ministeriale e si è tenuto un corso di formazione con l’obiettivo di implementare la rete delle cure palliative pediatriche ma al tempo stesso di stare vicini alle famiglie dei piccoli pazienti che inevitabilmente vivono un dramma. Insomma, riaccendere i riflettori su un tema delicato.