Per quasi due anni è stato l’unico covid hotel a Palermo il San Paolo palace. Ma giusto in tempo per l’avvio della stagione estiva, a maggio 2022, la struttura ricettiva è tornata ad aprire le porte ai turisti. Ed ha fatto registrare numeri più positivi che hanno anche consentito di completare il restyling della struttura. Dunque, nonostante la chiusura dei primi mesi, quello appena trascorso è stato un ottimo anno per l’hotel palermitano, in amministrazione giudiziaria dal 1994, in confisca dal 2000.

I mesi dell’emergenza covid

“Durante la pandemia siamo stati centro covid per 23 mesi – spiega Andrea Passannanti, presidente del consiglio di amministrazione della società – facendo registrare 43.511 room night. In 23 mesi, sono stati oltre 120 mila i pasti serviti da nostro personale in tuta di biocontenimento. Abbiamo potuto garantire il servizio giorno e notte, grazie alla sensibilità di una decina di dipendenti. Mentre il resto del personale ha fruito della cassa integrazione a rotazione, permettendo così all’azienda di continuare ad essere operativa. Nel frattempo, con l’ausilio delle maestranze interne si continuava la ristrutturazione. A maggio 2022 siamo tornati operativi”.

Grossa ripresa dell’occupazione

“Nel 2022 – aggiunge il direttore Salvo Romano – abbiamo rilevato una grossa ripresa dell’occupazione. Anche se una parte dell’hotel è rimasto bloccato per via della ristrutturazione, facendo registrare 64 mila presenze. Un ottimo dato considerato che nel 2019 avevamo superato le 100 mila presenze. Significativa anche la ripresa del congressuale, grazie anche al lavoro di ristrutturazione di tutte le sale e di oltre il 50% di adeguamento e riammodernamento delle camere. Intanto, abbiamo voluto festeggiare la fine e l’inizio del nuovo anno con due giornate”.

Una struttura modello

Il San Paolo Palace hotel continua così ad essere modello. Passannanti e Romano ricordano come tutte le spese di ristrutturazione siano al momento coperte dagli incassi. “Ad oggi, non abbiamo ancora utilizzato il finanziamento richiesto, – dicono – e anzi, in attesa di erogazione abbiamo effettuato una grande manutenzione straordinaria di adeguamento del palazzo, sia ai piani che alle camere e agli ascensori”.

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