Una risposta immediata alle maxiemergenze regionali e nazionali. Questo l’obiettivo del progetto “Life Support Emergency Management” messo a punto dalla Regione siciliana e dagli Ordini dei medici.

Il progetto, presentato oggi nella sede dell’Ordine dei medici di Palermo, alla presenza dei presidenti Omceo della Sicilia, guidati da Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici del capoluogo, ha l’obiettivo di gestire al meglio i bisogni sanitari e la complessità delle operazioni di soccorso per affrontare situazioni speciali, dalle macro emergenze alle catastrofi naturali.

Nasce così, per la prima volta in Italia, un’alleanza istituzionale tra la Regione siciliana e gli Ordini dei medici siciliani mirata alle maxiemergenze, in linea con la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22 giugno scorso che prevede l’istituzione del cosiddetto Pass (Posto di assistenza socio-sanitaria), ovvero una struttura campale che interviene dopo 48/72 ore dall’evento attraverso l’installazione di un presidio sanitario nei campi di accoglienza dei sopravvissuti per ristabilire l’assistenza sanitaria di base, con la presenza del medico di famiglia, del pediatra, dello psicologo e dell’assistente sociale.

Il progetto si sviluppa lungo quattro direttrici. La prima linea d’intervento è la formazione, realizzata in stretta collaborazione con l’assessorato alla Salute, il 118 e il dipartimento della Protezione civile regionale. Sarà declinata a tutte le figure sanitarie coinvolte nel progetto, a partire dai medici di Medicina generale che la direttiva ministeriale ha responsabilizzato formalmente nella gestione del post emergenza. Saranno formati infermieri, psicologi, assistenti sociali, soccorritori e altri specialisti che si rendono necessari.

Il secondo indirizzo del progetto prevede la copertura dei soccorsi nei comuni geograficamente più difficili da raggiungere dal 118. A supporto, i medici di Medicina generale saranno formati per la gestione della cosiddetta Funzione 2 nei Centri operativi comunali (Coc).

Il terzo intervento è indirizzato a mettere a sistema azioni e comportamenti di tutti gli attori della gestione sanitaria (medici di Medicina generale, pediatri, psicologi, assistenti sociali, associazioni di volontariato, 118, ospedali) che intervengono dal territorio sino all’ospedale.

La quarta direttrice prevede l’istituzione di “Emergency group Regione Sicilia”, cioè un gruppo di
intervento medico regionale destinato innanzitutto al supporto sanitario nelle situazioni speciali di grande emergenza, ma anche laddove ci sia uno squilibrio tra le risorse sanitarie disponibili e il numero delle persone da soccorrere e sostenere. Ogni intervento sarà messo in campo in sinergia con gli organi preposti: l’assessorato della Salute e i dipartimenti della Protezione civile, nazionale e regionale.

Faranno parte di “Emergency group” medici specialisti e personale sanitario preventivamente formati e dotati di un Posto medico avanzato (Pma di I° e II° livello) e di un Pass.