Operazione anti abusivismo tra i commercianti nei pressi del Santuario di Santa Rosalia a Montepellegrino a Palermo.

Dai controlli voluti dalla polizia municipale è emerso un quadro di abusivismo. Sono venti i commercianti segnalati in procura.

Diverse le posizioni aperte che presto porteranno all’emissione di ordinanze di demolizione. Come successo nei pressi del cimitero di Sant’Orsola dove dopo anni e anni si è scoperto che le costruzioni nei pressi del camposanto erano abusive e tante sono state sequestrate e presto demolite, stessa scena si ripete anche a Montepellegrino.

Ieri sono dovuti intervenire i carabinieri a sedare le proteste dei commercianti contro il parroco del Santuario, colpevole secondo i negozianti di avere presentato un esposto per liberare il santuario da tutte quelle costruzioni.

In effetti gli agenti della polizia municipale hanno trovato una situazione non in regola. E’ stato accertato un abusivismo commerciale, edilizio, paesaggistico, ambientale.

C’erano  commercianti che avevano autorizzazioni per le bancarelle che hanno costruito case abusive con tanto di abitazione residenziale, siano all’interno della riserva, costruzioni dentro il bosco tutto fatto in assenza di qualsiasi autorizzazione.

Adesso i vari enti stanno predisponendo le ordinanze di sgombero e di sequestro. Al momento è stato sequestrato in via amministrativa un negozio che era autorizzato ad occupare solo 10 metri quadri di suolo pubblico e ne aveva occupati 130.

Tra le tante situazioni da verificare la costruzione di una friggitoria nel 1989 autorizzata con delibera di giunta in una zona di proprietà della Regione.

Su tutta la zona commerciale attorno al Santuario sono in corso nuove indagini per accertare eventuali responsabilità da parte di dirigenti e amministratori comunali. In questi giorni i commercianti si sono presentati al Suap, ma secondo i primi controlli fatti molte posizioni non sarebbero sanabili.

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