“Non condivido nulla dell’azione del governo regionale sulla questione rifiuti”. Senza giri di parole, il sottosegretario Davide Faraone attacca il governo Crocetta e smonta, su tutta la linea, la linea dell’amministrazione regionale per fronteggiare l’emergenza rifiuti.

Faraone è intervenuto sulla questione rifiuti a Castellana Sicula durante l’iniziativa per il Si’ al referendum costituzionale del prossimo autunno. “Fanno girare gli autocompattatori in lungo e in largo – ha detto Faraone –  I costi salgono e i cittadini pagano. Le discariche stanno scoppiando e le strade sono sempre piu’ sporche“.

Sul piatto della bilancia la decisione del governo regionale di ridurre le capacità di conferimento di ogni singolo comune.

Un provvedimento che, invece, di risolvere la situzione ha fatto scatenare la rabbia dei sindaci, soprattutto quelli delle località balneari che, durante il periodo estivo, aumentano la loro popolazione e, di conseguenza, la mole di rifiuti prodotta.

Emergenza rifiuti nelle zone balneari, sbagliati i conti per i conferimenti in discarica

Faraone punta il dito sulla gestione e sulla programmazione del governo Crocetta. Il sottosegretario, infatti, ricorda che in Sicilia è emergenza mentre “sarebbe possibile mandare i rifiuti fuori, avendo gia’ la disponibilita’ di parecchie regioni italiane. Per non parlare, poi, della programmazione: si va a rilento su impianti e raccolta differenziata”.

Lunedì aprirà a tutti i comuni del comprensorio palermitano la discarica pubblica di Bellolampo chiusa da tre giorni al conferimento ad eccezione di Palermo e Ustica per consentire il montaggio e la messa in opera di un impianto aggiuntivo di biostabilizzazione dei rifiuti che permette di aumentare la quantità trattata ogni giorno. E anche a gela via libera alla realizzazione di un impianti TMB che permetterà di usare anche quella discarica in sicurezza.

Nel frattempo, però, continuano le code auto compattatori agli ingressi delle discariche.

La crisi resta e in settimana la questione dovrebbe essere affrontata dal ministero dell’ambiente.

(foto archivio)

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