Lo scandalo della mostra milionaria a Cannes che ha coinvolto il governo regionale potrebbe avere ripercussioni nei rapporti tra il governatore Renato Schifani e Fratelli d’Italia.
Dopo che l’assessore al Turismo, Francesco Scarpinato, ha dichiarato “Non mi dimetto, non ho colpe”, Schifani è stato duro, rispondendo: “Ma siamo su Scherzi a Parte?”.
Adesso, come si legge su Repubblica Palermo, Scarpinato sarebbe pronto a ‘salutare’ l’ufficio più alto dell’assessorato al Turismo. Ma con quale destinazione? E rimarrà ancora in giunta? In questi giorni, come prevedibile, è calato il gelo tra lui e Schifani.

Una exit strategy

Al quotidiano un fedelissimo del governatore si lascia sfuggire: “Adesso abbiamo bisogno di una exit strategy che sia onorevole per tutti i protagonisti della vicenda, per Schifani e Scarpinato, certo. Ma anche per Francesco Lollobrigida e Manlio Messina”. Al momento si susseguono solo le indiscrezioni.
Alcuni alleati pensano che se Schifani cedesse a Fratelli d’Italia farebbe una figuraccia.
La posizione degli ambienti meloniani è chiara: “Le deleghe sono in mano al partito e il partito indica gli assessori”. Da Palazzo d’Orleans nel tardo pomeriggio di ieri filtra che “il Presidente ribadisce l’inopportunità che l’assessore Scarpinato resti con quella delega”.

La posizione dell’ex assessore Messina

Potrebbe esserci un accordo a favore della linea di Fratelli d’Italia? Il clima, nel giorni scorsi, non è stato dei migliori, soprattutto dopo le dichiarazioni dell’ex assessore al Turismo, Manlio Messina, che aveva fatto ricadere le responsabilità di quanto accaduto a Cannes su Schifani, in qualità di assessore ad interim nei giorni in cui il procedimento autorizzativo era giunto al suo ultimo step.
Messina, non le aveva mandate a dire, dichiarando che il governatore “o non ha letto le carte, e sarebbe gravissimo, o non ha saputo leggerle”.

Il governatore a Roma

Un colpo ferale per il governatore, che ha prima incassato la fiducia degli alleati, da Raffaele Lombardo a Totò Cuffaro fino alla Lega di Matteo Salvini, e poi si è recato a Roma a metà settimana per chiarire la vicenda direttamente con Ignazio La Russa.
Schifani sarebbe irremovibile: vorrebbe Scarpinato fuori dalla giunta di governo.

La proposta del presidente del Senato

Ma sarebbe altrettanto irremovibile la controproposta del presidente del Senato: scambio di deleghe tra Francesco Scarpinato ed Elvira Amata. Il successore di Manlio Messina, è la proposta di La Russa, andrebbe a guidare l’assessorato ai Beni culturali, mentre alla fedelissima di Lollobrigida andrebbe la delega al Turismo.
Se dovesse diventare realtà questa ipotesi Scarpinato, con cui Schifani ha interrotto le comunicazioni ormai da giorni, siederebbe comunque in giunta. Fratelli d’Italia, in buona sostanza, fa scudo attorno al suo assessore e non intende accettare che assuma il ruolo di capro espiatorio.

Le parole di Gianfranco Miccichè

Da tenere in considerazione, poi, quanto dichiarato dal commissario forzista Gianfranco Miccichè, che in un’intervista di qualche giorno fa a Repubblica ha rivelato che Schifani non era stato poi tanto d’accordo all’ingresso di Scarpinato in giunta. Miccichè ha detto: “L’ultima volta che sono stato a casa di Schifani, mi disse: “Ma ti rendi conto che mi vogliono indicare Francesco Scarpinato?”. Così ne parlava in quei giorni”.
Parole che non sono sfuggite agli esponenti di Fdi e che hanno avuto un peso al tavolo delle trattative, offrendo ai meloniani l’assist per difendere il loro assessore finito al centro della bufera.

Convocata la giunta

Intanto Schifani ha convocato la giunta per oggi pomeriggio: verrà fatto il punto con gli assessori a meno di cento giorni dall’insediamento. Poi, prenderà una decisione ufficiale. Una decisione che senza dubbio non piacerà necessariamente a tutti.

Articoli correlati