Un registro di emozioni catturate nell’essenza dei suoi scatti. Da Marilyn Monroe a Muhammad Ali, le immagini di una delle figure più influenti del mondo della fotografia, Elliot Erwitt, fanno tappa al Palazzo Reale di Palermo con oltre 150 scatti. Promossa dalla Fondazione Federico II, l’esposizione rappresenta un evento culturale di respiro internazionale, offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare oltre 190 scatti, di cui 110 esposti fisicamente e più di 80 in proiezione video HD, firmati dal celebre maestro dell’obiettivo.

“L’intenzione è quello di continuare il progetto della Fondazione Federico II che ci vede uscire anche che ci vede uscire anche con dei dati assolutamente importanti rispetto alla mostra che abbiamo voluto fare di Picasso proprio in un periodo meno caotico dell’anno – dichiara il presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno – abbiamo avuto un incremento di 150% dei biglietti e oggi Erwitt continuiamo quello che è il progetto della Fondazione. Tra l’altro oggi lo coniughiamo con il momento più bello in assoluto, ovvero la firma di quattro ragazzi con sindrome di Down che faranno un periodo di formazione all’interno della Fondazione Federico II e daranno il loro contributo – continua – inizialmente quando mi parlarono di Erwitt non nascondo che sinceramente non avevo ricollegato quanto lui potesse essere importante, è basterà una fotografia per ricollegare tutto. Sono della foto iconiche e che hanno fatto certamente la storia sono racchiuse all’interno di sala Duca di Montalto e ritengo che anche per come sono esposte hanno creato un prodotto unico. E’ assolutamente da visitare”.

Le opere esposte a Palazzo Reale

Tra le opere in mostra a Palermo si trovano alcune delle sue serie più celebri: ICONS, Kolor, Family e Self Portrait. A colpire è anche la grande dimensione di molte fotografie, oltre 40 misurano 100×150 cm, che amplifica l’impatto visivo e la forza narrativa dei suoi scatti, sia in bianco e nero che a colori.

La mostra è strutturata per offrire al visitatore un’esperienza immersiva, anche grazie a un raffinato progetto di allestimento e a un accompagnamento musicale d’eccezione: la colonna sonora è infatti ispirata allo storico concerto di Simon & Garfunkel al Central Park di New York, città dove Erwitt ha vissuto e lavorato per gran parte della sua vita.

Uno spazio speciale è dedicato all’universo femminile, tema che Erwitt ha esplorato con sguardo affettuoso e ironico, e che ha approfondito anche in un libro del 2015 interamente dedicato alle donne. Con quattro figlie, quattro nipoti e quattro ex mogli, il fotografo ha riflettuto con umorismo e sensibilità sul ruolo femminile nella società.

Tra i soggetti più amati dal fotografo ci sono anche i cani, rappresentati in numerose immagini che, con leggerezza e finezza, parlano della relazione tra gli esseri umani e i loro animali. Erwitt è stato anche autore di memorabili ritratti di personaggi iconici come Marilyn Monroe – celebre lo scatto del vestito svolazzante sul set di Quando la moglie è in vacanza – John F. Kennedy e Muhammad Ali.

“Dal momento in cui l’ho incontrato la mia vita è cambiata, tutto ciò che ho imparato l’ho imparato da lui: è un caso raro in cui la personalità del fotografo somiglia alle sue fotografie – aggiunge Biba Giacchetti, co-curatrice della mostra – aveva un atteggiamento sia romantico che ironico nei confronti della vita, ma era anche una persona molto filosofica: riteneva che la fotografia fosse una sintesi di quello che voleva raccontare, si metteva spesso in discussione e questo emerge dai suoi ritratti. Le sue fotografie hanno sempre una doppia lettura, sono anche un po’ cinematografiche: lo vediamo ad esempio con Marilyn, completamente diversa dal solito, non messa in posa ma nella sua essenza, persona vera e sincera”.

Il contributo dei ragazzi con sindrome di Down alla Fondazione

Ad impreziosire i progetti della Fondazione Federico II saranno quattro ragazzi con sindrome di Down che, nei prossimi giorni, hanno firmato un contratto di lavoro stagionale per contribuire alle attività culturali di Palazzo Reale, a partire proprio dalla mostra di Elliot Erwitt.