Colazione di lavoro a Palermo tra il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il ministro per gli Affari europei, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto.

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi legati all’uso dei fondi di sviluppo e coesione e le sfide rappresentate dal Pnrr, in un’ottica di collaborazione necessaria al migliore utilizzo delle risorse. Alla riunione hanno partecipato anche il capo di gabinetto di Palazzo d’Orléans Salvatore Sammartano e il dirigente generale del dipartimento della Programmazione, Vincenzo Falgares.

“Abbiamo illustrato al ministro Fitto – dice il presidente Schifani – le priorità di intervento del territorio e le problematiche legate allo sviluppo di alcuni progetti. Tutti temi che approfondiremo nel dettaglio durante i prossimi incontri che programmeremo a breve”.

Il convegno della Cna

A Palermo oggi un convegno organizzato dalla CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, sul tema: “Il Mezzogiorno produttivo per lo sviluppo del Paese, il contributo di artigianato e piccole imprese” è andato in scena presso l’aula magna della Facoltà di Architettura dell’Università.  Il convegno della CNA  si è aperto con l’inno di Mameli,  eseguito dalle Formazioni Giovanili della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, guidate dal Maestro Giuseppe Ricotta.

Un momento di incontro dove si è parlato di Mezzogiorno come possibile motore per una ripresa economica del Paese, con gli artigiani al centro di tutto. Prima però, soprattutto al Sud, vanno sostenuti per superare un momento, questo, non certo facile.

Gli interventi

Sono intervenuti, tra gli altri, Fabio Mazzola, Pro Rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, Sebastiano Battiato, Presidente CNA Sicilia, con le relazioni introduttive di Mauro Crimi, Delegato Mezzogiorno CNA, di Mario Pagani, Responsabile Dipartimento Politiche Industriali CNA, con l’intervento di Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare.

Le parole di Musumeci

“Inutile nasconderci, non sarà una ripresa facile e non durerà poco, ma sono certo che attraverso le nostre riforme, in cinque anni, si farà molto. C’è tanto lavoro da fare per il Mezzogiorno”, ha detto il Ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci. “Serve una programmazione che fissi obiettivi sulle cose reali di cui un territorio ha bisogno per essere reso competitivo. Nessuno può dire che nel Sud siano mancate le risorse dal dopoguerra a oggi. Abbiamo avuto fiumi di denaro, ma è mancata la programmazione seria. E’ mancata la capacità di fissare obiettivi. Ecco perché il Pnrr è grande opportunità ma anche grande insidia se facciamo come abbiamo fatto nel passato senza fissare gli obiettivi. Il caro voli in Sicilia è un tema annoso, il governo lo sta affrontando con attenzione anche nella prospettiva della nuova proprietà di Ita. Il contesto normativo è europeo, abbiamo bisogno di chiedere tratte sociali per le regioni considerate di frontiera: è un processo lento ma è stato già avviato, senza farsi troppe illusioni”.

Sulla protezione civile: “In Italia c’è un problema di prevenzione e durerà ancora per diversi anni, perché dobbiamo recuperare 80 annidi arretrato. E’ mancata la programmazione e la ricognizione delle vulnerabilità, inutile farci illusioni: non sono interventi che si realizzano in un anno o in due anni soprattutto con le procedure attuali e che rallentano tantissimo il raggiungimento degli obiettivi. Siamo fermamente convinti che la vulnerabilità del territorio nazionale e il cambiamento climatico ci indurranno ad affrontare dure prove”.

Fitto: “Il Pnrr sfida importante ma maggiore velocità”

Intervento finale poi di Raffaele Fitto: “Chiaro che la sfida del Pnrr sia molto importante perché le percentuali di utilizzo delle risorse europee e nazionali del periodo 2014-2020 non sono incoraggianti.Entro agosto dobbiamo proporre la rimodulazione per ridurre questo tempo. Finora i numeri ci dicono che non ci sono quantità e qualità della spesa. Il governo ha ben chiaro il quadro di insieme e sta lavorando per realizzare quelle spese che incidono strutturalmente sul Mezzogiorno di Italia. Per questa ragione il governo sta procedendo a una fase di attenta valutazione dei singoli interventi. Stiamo lavorando per poter avere questo monitoraggio chiaro e d’intesa con la Commissione europea proporremo delle soluzioni di modifica del Pnrr per avere la possibilità di individuare interventi che da una parte adeguino il piano ai nuovi scenari, penso ai temi della grande questione energetica e dell’infrazione, e dall’altro capire quali interventi siano completamente realizzabili entro giugno del 2026”, ha poi detto Fitto. “Il ponte sullo Stretto? Siamo nella fase iniziale, il governo ha ripreso il fascicolo Ponte sullo Stretto. Il ministro Salvini sta conducendo questo percorso e chiaramente si individueranno anche le risorse”.

“Ho concordato con il presidente Fedriga un confronto per i prossimi giorni perché il governo vuole avere un quadro delle diverse risorse in campo, mettendo insieme il Pnrr, la nuova programmazione comunitaria e il Fondo di coesione e sviluppo per avere una visione unica anche rispetto alle differenti date di scadenza dei piani”, ha continuato Fitto.

“Penso che sia necessario modificare un sistema che non ha funzionato in questi anni – ha aggiunto – basta vedere le
percentuali di spesa, non lo diciamo noi ma lo dice la Commissione europea, per individuare delle modalità di semplificazione e accelerazione per dare delle risposte molto più efficaci e al tempo stesso evitare la parcellizzazione in migliaia di interventi che non producono risultati e concentrarci su quei pochi grandi obiettivi necessari e funzionali a una crescita reale dell’Itali

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