“Con la riforma della Commissione tecnica specialistica varata ieri, abbiamo di fatto sbloccato una burocrazia che aveva paralizzato le richieste di investimento di tanti operatori economici, abbiamo rinnovato un organismo che aveva paralizzato tutto, cambiando le procedure e adesso nomineremo un presidente di fiducia di questo governo, un esperto della materia che dia un ulteriore impulso al rilascio dei pareri, positivi o negativi che siano, ma è importante che si lavori con spirito costruttivo e non demagogico e demolitivo”.

Lo ha detto il presidente della Regione Renato Schifani, intervenuto questa mattina a Palermo al convegno “Costa Sud – Turismo ecosostenibile”.

Le parole di Schifani

“La Commissione tecnica specialistica, che negli anni passati aveva paralizzato varie iniziative imprenditoriali e investimenti non fornendo i pareri necessari – ha aggiunto – deve essere guidata da una figura di esperienza fuori dalla politica e che guardi a una regione che deve crescere e accogliere gli investimenti per migliorare la qualità della vita dei siciliani, ad aumentare il nostro Pil e l’occupazione. Perché va bene lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, ma dobbiamo occuparci degli aspetti sociali ed economici della nostra Sicilia. Riformare, semplificare e sburocratizzare sono parole chiave su cui si sta muovendo e si muoverà questo governo”, ha sottolineato il presidente Schifani.

Il via libera al Cts

Ieri c’è stato il via libera alla riforma della Commissione tecnica specialistica (Cts) per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale, fortemente voluta dal presidente della Regione Siciliana fin dal suo insediamento, nell’ottica della semplificazione delle procedure ma anche del rispetto dell’ambiente e della legalità.

Il decreto dell’assessore del Territorio e dell’ambiente, che ha ricevuto oggi l’apprezzamento della giunta regionale, fissa le nuove regole di funzionamento di questo importante organismo a cui competono attività istruttorie, pareri tecnico-consultivi e tecnico-giuridici in tema di provvedimenti ambientali, allo scopo di ottenere uno snellimento dei tempi autorizzativi.

Nuova centralità viene attribuita al ruolo del dipartimento regionale Ambiente, che rispetto al passato riafferma la titolarità dell’iniziativa in materia di rilascio delle varie tipologie di provvedimenti autorizzatori, con contestuale valorizzazione del ruolo di supporto della Cts.

La Commissione è costituita da 60 commissari esterni alla pubblica amministrazione regionale, presieduta da un presidente nominato con decreto dell’assessore regionale del Territorio e dell’ambiente d’intesa col presidente della Regione, che designa anche i coordinatori delle sottocommissioni. L’incarico di commissario ha durata triennale, rinnovabile una sola volta.

Le parole di Pagana

Potrebbe già essere operativa tra una quindicina di giorni la nuova Commissione tecnica specialistica. E’ questo l’obiettivo dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana, che dopo il via libera ottenuto ieri dalla giunta alla riforma della Cts si appresta a pubblicare due decreti – sul funzionamento e sui compensi – che rimarranno disponibili dieci giorni, poi procederà alle nomine dei componenti della Commissione (60), che devono avere determinati requisiti come una laurea specialistica, l’abilitazione, l’iscrizione all’ordine professionale e una esperienza pluriennale di valutazione ambientale (in passato bastava una laurea triennale e una esperienza ambientale).

“E’ stato un lavoro complesso, abbiamo capito dov’era il problema e quali erano gli aspetti che appesantivano l’intero iter. C’erano meccanismi rigidi, ne cito uno su tutti: per sostituire un componente di una sottocommissione serviva addirittura il parere della giunta di governo e potevano trascorrere mesi – spiega l’assessore Pagana all’ANSA – Il presidente Schifani è uscito pazzo quando ha visto che il vecchio decreto di funzionamento della Cts era di ben 16 pagine,
lo abbiamo alleggerito”. Con la riforma, il nuovo presidente – che sarà nominato dall’assessore Pagana d’intesa col presidente
Schifani – “avrà più autonomia e il dipartimento Ambiente sarà più coinvolto e responsabilizzato”.

Sono tante le innovazioni, Pagana ne evidenzia due: “E’ prevista la video-conferenza registrata del procedimento, in
passato è pure capitato che la Cts non capiva la natura del l’istanza che era stata presentata, questo faciliterà tutto –
afferma l’assessore – Inoltre si insedierà un tavolo permanente in assessorato per il monitoraggio dei pareri ma senza entrare
nel merito, composto da dirigenti, funzionari e rappresentati delle associazioni; saranno elaborate le Faq e le check-list che permetteranno di avere quelle informazioni necessarie a ridurre i tempi”.

Per i compensi il modello è quello della Via-Vas nazionale con qualche modifica perché la Sicilia non può sforare il tetto
dei 2 milioni di euro di spesa all’anno; se prima della riforma ogni componente riceveva 2 mila euro fissi al mese, adesso il 40% è fisso mentre il restate 60% viene corrisposto in base alla performance, calibrata su specifici parametri legati alla tipologia di parere rilasciato. “Sono soddisfatta, è una scommessa ma abbiamo creato i presupposti per sbloccare e semplificare le procedure – conclude Pagana – Entro la fine di quest’anno prevediamo l’arrivo dei piani del Demanio marittimo, una bella sfida”.

Articoli correlati