L’assessore regionale ai Beni Culturali Carlo Vermiglio uscirà dalla Giunta regionale dopo aver completato e approvato il report riguardante il Patto per il Sud sui Beni Culturali. La notizia è stata confermata dallo stesso Ministro degli Esteri Angelino Alfano che a Catania ha riunito lo stato maggiore di Alternativa popolare.

“Noi non abbiamo politicamente da che uscire, visto che non abbiamo mai indicato alcun assessore politico nella giunta Crocetta – sottolinea Alfano -. Eravamo gli sconfitti del 2012, ad un certo punto c’era stata la nostra disponibilità ad una stagione di riforme che non è mai partita ed avevamo indicato un tecnico di area. Oggi il nostro coordinatore regionale Giuseppe Castiglione ha proposto la chiusura di questa stagione, mai iniziata, quindi anche il ‘tecnico’ venuto fuori dalla nostra area, si dimetterà al momento in cui avrà completato alcuni piani. Si tratta di giorno o al massimo di settimane, ma questo valuterà lui perché non può lasciare atti pendenti”.

Alfano non manca di intervenire anche sulle orma prossime elezioni regionali e sottolinea:  “Noi abbiamo deciso di proporre un nostro candidato alla presidenza della Regione siciliana. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro che nelle prossime settimane redigerà un programma di riforme e di investimenti importanti per la Sicilia. Abbineremo a questo programma la candidatura di un nostro esponente”

“Siamo convinti che tutta l’area centrista oltre ad AP e all’area moderata siciliana, al di fuori da centrosinistra e centrodestra valga più del 20 per cento – prosegue -. Partiremo da lì e offriremo il nostro programma, il nostro progetto, il nostro candidato presidente a chiunque voglia aggregarsi per impedire il successo del movimento cinque stelle che, come sta avvenendo in altre città, non è la soluzione per la Sicilia”. Alla domanda dei giornalisti su un eventuale impegno in prima persona dello stesso Alfano, ipotesi ventilata nei mesi scorsi, il leader di AP ha puntualizzato: “Io non ho mai dato una disponibilità di questo genere. Sto svolgendo un lavoro impegnativo e intendo continuare a farlo, ciò che che posso dire è che abbiamo oggi iniziato a ragionare sul programma, successivamente verrà il nome del candidato. Abbiamo uomini e donne della nostra squadra che potrebbero incarnare una Sicilia capace di vincere. Diciamolo chiaramente: qui, in Sicilia, si vince al centro e quindi se le coalizioni tradizionali non vogliono l’occasione della vittoria, e non vogliono far vincere M5S, noi siamo esattamente questa opportunità”.

Alfano ha poi analizzato l’ipotesi, avanzata nei giorni scorsi di una eventuale candidatura del presidente del Senato Piero Grasso. “Abbiamo grande rispetto, ma non ci aggiungiamo alla lista di chi lo strattona, per altro senza sapere se lui abbia davvero questo desiderio di fare il candidato presidente della Regione. Non posso giudicare un’ipotesi che non c’è dal punto di vista formale. Certo ciò non ci fa cambiare idea rispetto alla nostra proposizione”. Incalzato poi sul nome dell’ex rettore di Palermo Roberto Lagalla, Alfano ha ribadito: “Non abbiamo deciso un nome, dobbiamo prima scrivere un programma e poi offrire alle forze politiche che vorranno sostenerlo, una candidatura. Ovviamente qualora ci fosse la possibilità fin da ora di convergere con alcune forze moderate, potremmo iniziare a ragione su un nome”.