Bus e tram fermi oggi a Palermo dalle 9,30 alle 17,30. Lo sciopero di 8 ore dei dipendenti Amat, proclamato da Cobas e Ugl, intende intende accendere i riflettori sulla crisi in cui versa l’azienda di trasporto pubblico urbano.

L’amministrazione comunale e l’azienda hanno però, come spesso avviene in simili circostanze, due visioni diametralmente opposte sulla giornata di mobilitazione. Ed è guerra di cifre affidate a note stampa ufficiali anche se il paragone non regge. da una parte l’azienda parla di adesione del personale dall’altra i sindacati autonomi parlano di mezzi fermi. Due dati fra loro difficili da paragonare.

Nella prima, del Comune di Palermo, si legge: “L’Amat comunica che alle 14 (picco massimo), la percentuale di adesione allo sciopero di tutto il personale in servizio è stata del 13%, al netto dei riposi, ferie e malattie.
Con riguardo alle corse del Tram, tutti gli otto treni della la linea 1 sono stati regolari, mentre nelle linee 2,3 e 4 sono rientrati sei treni e il servizio è stato mantenuto con un treno su ogni linea.
Dalle 14 il Tram è tornato a viaggiare sull’intera rete”.

Di diverso tenore il commento dei sindacati, che con toni quasi trionfalistici fanno sapere che il 70% dei bus Amat che effettuano il servizio di trasporto pubblico urbano a Palermo oggi si sono fermati.

“Su 169 vetture uscite stamattina dal deposito, ne sono rientrate 100. Altri 20 bus sono rimasti ai nodi “su disposizione dell’azienda che ha impedito, con veri e propri picchettaggi, che gli autisti facessero ritorno in rimessa”.

A dirlo sono Antonino La Barbera e Corrado Di Maria, rispettivamente segretario regionale dei Cobas del Lavoro Privato e segretario provinciale Ugl-Autoferrotranvieri, secondo cui “nonostante l’azienda abbia ‘sguinzagliato’ alcuni funzionari di fiducia, guarda caso dirigenti sindacali delle sigle non scioperanti, la protesta ha registrato un notevole successo”.

Nel bilancio dello sciopero anche 7 tram fermi su 9 “che hanno comportato il blocco totale di due linee su tre”, aggiungono La Barbera e Di Maria, con riferimento alle linee 2, 3 e 4. L’astensione dal lavoro è stata trasversale ed ha riguardato anche il personale amministrativo e gli operai dell’officina, compresi i part-time.

“Sfidiamo adesso i vertici dell’Amat a smentire i dati di bus e tram rimasti fermi – sottolineano i segretari di Cobas e Ugl – perché la fonte è la stessa azienda. I maldestri tentativi, vecchi e recenti, di gettare ‘fumo negli occhi’ a lavoratori e cittadini sono miseramente falliti. La nuova turnazione, istituita di pari passo alla riorganizzazione delle linee, ha fatto piombare il servizio nel caos. Oggi abbiamo manifestato nell’interesse di tutti – azienda, lavoratori e cittadini – affinché si accendano i riflettori su una gestione che sta portando l’Amat in un vicolo cieco”.
“Di fronte alla condotta dei vertici dell’Amat e alla sordità dell’amministrazione comunale – concludono La Barbera e Di Maria – siamo pronti ad arrivare al blocco totale, ovvero ad uno sciopero di 24 ore”.

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